Nata nel 1970, su iniziativa di un gruppo di galleristi locali, Art Basel è cresciuta negli anni divenendo uno dei maggiori motori commerciali per l'arte contemporanea. Accanto alla sezione Art Galleries, dove si concentra il maggior numero degli espositori e Art Statements, che si propone di portare all'attenzione del pubblico nuovi artisti e gallerie più giovani, il settore Art Unlimited dà ogni anno spazio a installazioni di grandi dimensioni, videoproiezioni e progetti di diverso tipo proposti dalle gallerie e selezionati da una apposita commissione.
Curata da Gianni Jetzer, direttore dello Swiss Institute di New York, Art Unlimited ha quest'anno presentato 61 grandi opere di importanti artisti internazionali, tra cui Art & Language, Chris Burden, Pier Paolo Calzolari, Hanne Darboven, Jimmie Durham, Hamish Fulton, Gilbert & George, Robert Irwin, Anthony McCall, Olivier Mosset, Bruce Nauman, Damián Ortega, Ugo Rondinone, Thomas Ruff e Franz West. Oltre alle molte installazioni – alcune storiche come Untitled (Scattered Piece) di Robert Morris esposta presso la Leo Castelli Gallery di New York nel 1969, altre create appositamente per Art Basel, come Territorium 17 dell'artista tedesco Günterg Umberg – ricca e interessante è stata la selezione di video, film d'artista e videoinstallazioni: da Thread Routes (2010), film della sudcoreana Kimsooja che documenta, con un approccio definito dalla stessa artista "visual poem" e "visual
antropology", l'antica arte della tessitura portata avanti dalle donne peruviane a Emergence di Runa Islam (2011), lavoro inteso e drammatico che prende spunto da una vecchia fotografia di Tehran; da Belle Comme le Jour (2012) di Dominique Gonzales-Foerster e Tristan Bera a Henry Rebel (2011) di Douglas Gordon, lavori che in modi diversi riflettono sull'immagine cinematografica e sulla struttura narrativa del medium filmico, citandolo e reinterpretandolo.
L'esposizione è stata inoltre accompagnata, come ogni anno, da un programma di conversazioni con artisti, storici e critici d'arte su temi particolarmente attuali nel dibattito contemporaneo (come Public/Private-Inventing the Museum o The Future of Art Practice: the Artist as Activist), su argomenti inerenti il mercato dell'arte e il collezionismo o sulle mostre in corso nei musei della città, tra cui è da segnalare Tatlin: New Art for a New World visitabile al Museum Tinguely fino al 14 ottobre. Le registrazioni delle Conversations sono visibili sul sito di Art Basel (http://basel.artbasel.com/go/id/ss/).