L'architetto della Transvanguardia – Laurea honoris causa in architettura a Mimmo Paladino, l'artista campano (Paduli 1948) consacrato da Achillle Bonito Oliva con Cucchi e Chia agli inizi degli anni Ottanta, all'interno della Transavanguardia. Il titolo gli è stato conferito settimana scorsa in occasione del Dies Academicus, promosso dall'Università della Svizzera italiana di Lugano. Un riconoscimento per una produzione che, travalicando i più disparati linguaggi artistici, trova e ha trovato frequenti appigli con l'architettura; ed in particolare "per la lucidità con cui indaga le problematiche dello spazio – questa la motivazione ufficiale – senza perdere di vista la specificità del proprio linguaggio figurativo e per la sua continua ricerca capace di conferire all'analisi spaziale una dimensione evocativa e poetica di sicuro riferimento per gli architetti".
La storia – Pittore, scultore, creatore di scenografie, Mimmo Paladino muove i primi passi nel clima del "concettuale", incentrando il suo lavoro sulla fotografia. Con la realizzazione nel 1977 di un grande pastello per la Galleria di Lucio Amelio di Napoli e la partecipazione alla Triennale Internazionale di Disegno di Breslava inizia la sua carriera di disegnatore. Il suo lavoro si rivolge progressivamente verso la pittura figurativa. Fino ad identificarsi all'inizio degli anni Ottanta con l'affermazione delle potenzialità di una pittura referenziale. Benchè relazionata al passato per forme e contenuti, la pittura di Paladino che emerge dalle opere e dalle mostre di questi anni è densa di simboli e capace di aprirsi a nuove prospettive. Mostre itineranti e personali organizzate in tutto il mondo hanno fatto di Paladino un artista conosciuto e molto apprezzato anche all'estero. Le sue opere arricchiscono le principali collezioni pubbliche e private del mondo, fra cui il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum a New York e la Tate Gallery a Londra.
L'artista si è distinto anche per la straordinaria capacità di creare opere pubbliche tra cui resta memorabile la Montagna di Sale esposta in Piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995. Suoi interventi permanenti sono visibili anche a Poggibonsi, a Benevento, a Roma, dove ha realizzato insieme a Richard Rogers la decorazione dell'Ara Pacis. A Modena, fino al completo restauro, ha ideato una speciale installazione che copre la Torre Ghirlanda, eletta patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1997.