Le strutture architettoniche urbane e naturali elaborate con lirica intensità dall’artista tedesca Elisabeth Scherffig nata a Dusserldorf, ma dal 1971 milanese d’adozione, rimandano simbolicamente ai palinsesti dell’esistenza e alle differenti articolazioni del vivere umano.
In “Out look/Ausblick” a cura di Angela Madesani, ma in realtà allestita impeccabilmente da Diego Viapiana, in corso presso la Nuova Galleria Morone a Milano, appaiono lavori la cui valenza trova compimento nel rendere lievi configurazioni che nella realtà rivelano l’esatto contrario, come le impalcature poste attorno ad alti palazzi, quasi armature protettive per parallelepipedi immobili; il tutto risolto dall’artista con armoniose successioni grafiche, come nel pannello di grandi dimensioni raffigurante una serra dove impianto architettonico e elementi naturali si fondono intimamente.
A nobilitare tale concetto concorrono incisioni su linoleum, su cui sono state posate foglie d’oro, quale ellittico rimando tra arte contemporanea e passato rinascimentale.
Lieve e imponente all’un tempo, appare la composizione di pannelli in alluminio (131×349) mossi da percorrenze segniche tese a formare una vertiginosa ragnatela invasa da irrefrenabili moti pluridirezionali.
Accanto all’opera, due sculture di teste di organza in seta e porcellana, calchi della testa dell’artista, dicono di un frontale confronto a definire come sia fondamentale misurarsi costantemente con se stessi e con le proprie intenzioni creative.
Elisabeth Scherffig – “Outlook/Ausblick”
Milano, Nuova Galleria Morone, Via Nerino 3.
Fino al 9 marzo.
Orari: lunedì – venerdì 11-19; sabato 15-19
Mauro Bianchini