Aprire le porte ai giovani – Il Museo Civico Floriano Bodini prosegue sulla linea espositiva condotta da tempo, presentando al pubblico un nuovo protagonista dell'arte plastica: Antonio Recalcati. Dal 6 giugno però le opere del maestro della ceramica, sono accompagnate da altre e differenti realizzazioni firmate da dieci giovani artisti. Sono i testimoni del progetto newyorkese Harlem Studio Fellowship arrivato alla terza edizione, firmato da Francesca e Ruggero Montrasio, con la collaborazione di Raffaele Bedarida. Ruggero Montrasio illustra il progetto e i lavori presentati a Gemonio.
In che cosa consiste il progetto Harlem Studio Fellowship?
"Harlem Studio Fellowship è nato tre anni fa con l'idea di trovare uno spazio che permettesse ai giovani di esprimersi, conoscere, confrontarsi, fare arte. La scelta della città di New York deriva da questo bisogno; è una città che garantisce una vasta possibilità di mostre, eventi, incontri stimolanti, conoscenza di artisti a livello internazionale. Con la collaborazione di Raffaele Bedarida, gallery educator al Guggenheim Museum di New York, abbiamo iniziato il progetto".
Come sono arrivati questi giovani ad esporre a Gemonio?
"A New York la residenza ospita diverse figure artistiche, pittori, musicisti, letterati, scrittori, che soggiornano per un periodo di tempo in cerca di ispirazione e con la possibilità di interagire con realtà differenti. Anche Daniele Astrologo ha avuto modo di conoscere di persona la realtà di Harlem Studio Fellowship. Così è nata l'idea di far interagire i ragazzi con il Museo di Gemonio e far realizzare loro opere site specific per la sede espositiva".
Che genere di opere si trovano in mostra?
"I dieci giovani hanno spaziato dall'installazione ai video, fino alla land art. Si scoprono i diversi punti di vista dettati anche dalla diversa provenienza geografica degli artisti, dall'Italia all'Africa. Veri e propri ambienti sono stati reinventati, inglobati in forma nuove, come nelle installazioni di Nicola Magrin e Gianni Moretti; mentre in altri casi vengono proiettati video inediti come On the block di Susanna Pozzoli, incentrato sulla trasformazione del quartiere spaccato dalla 125° strada, soltanto guardando con attenzione il mutare degli interni delle abitazioni. Ancora sulla video arte hanno lavorato Mariagrazia Pontorno e Leone Contini Bonacossi. In mostra anche le opere di Marco Peroni e Nicola Villa, i 'pionieri' del progetto, i primi ad essere entrati nella residenza di Harlem".
In che modo interagiscono queste opere con le ceramiche di Antonio Recalcati?
"Un accostamento molto interessante che dà la possibilità ai giovani di confrontarsi con il maestro milanese, forse più conosciuto per la pittura, ma che nell'arte plastica ha raggiunto livelli molto alti. Inoltre la struttura museale di Gemonio permette senza alcun problema questo accostamento, riuscendo a non mischiare i lavori".
Al centro della scena il Museo – Il direttore Daniele Astrologo sottolinea l'interazione tra le due mostre: "Abbiamo voluto con queste esposizioni molto differenti tra loro indagare la sfera contemporanea con il coinvolgimento dei ragazzi, quella più tradizionale legata all'arte di Antonio Recalcati. I testi in catalogo di Matteo Galbiati e di Chiara Gatti evidenziano l'attività dei giovani che hanno saputo vivere lo spazio espositivo al meglio e compiere un lavoro interpretativo capillare. Il Museo è in questo caso il protagonista assoluto".
'Antonio Recalcati L'impronta nella Materia'
'Harlem States of Mind from Apollo to Lenox'
inaugurazione sabato 6 giugno ore 17.30
saranno presenti i curatori e gli artisti
Museo Civico Floriano Bodini
Gemonio
via Marsala, 11
6 giugno – 4 ottobre 2009
Orari: venerdì – sabato – domenica 10.30-12.30 e 15.00-18.30
Biglietto: 5€
Catalogo: Edizioni Montrasio Arte (€ 5 in mostra; € 10 in libreria)
Allestimento: Michela Genghini – Assostudio srl – Monza
www.amicimuseobodini.com
www.montrasioarte.com