Il Museo e il suo tesoro – Il percorso espositivo del Museo Diocesano di Milano si arricchisce di una nuova vetrina dedicata al tesoro proveniente dall'antica Basilica Apostolorum. È stata presentata giovedì 3 luglio la nuova teca, disegnata dall'architetto Antonio Piva e dedicata alla memoria di mons. Luigi Crivelli. "È nel solco tracciato dai valori e dal suo magistero – ha commentato Mario Brianza, Presidente della Fondazione Sant'Ambrogio – che si inserisce questa nuova importante acquisizione del Museo che racconta la storia grazie agli oggetti tramandatici in eredità".
Non chiamateli semplici box – La teca è stata progettata dal Laboratorio museotecnico Goppion, una delle poche aziende al mondo specializzate nella messa a punto di sistemi di esposizione per musei, che ha realizzato, tra gli altri, le vetrine per il Codice Atlantico dell'Ambrosiana di Milano, la Certosa di San Martino a Napoli, la Miniature Gallery del Victoria & Albert Museum di Londra, la vetrina per la Gioconda al Louvre. Design d'avanguardia, ricerca e innovazione per la protezione e la conservazione, impiego di materiali e tecniche sofisticate sono gli ingredienti principali. "Banca Popolare di Milano – ha sottolineato Roberto Mazzotta della BPM – che in passato ha contribuito ai restauri degli affreschi di Bernardino Luini nella chiesa di San Maurizio, ha sostenuto questo nuovo allestimento museografico per ribadire, ancora una volta, quanto il tessuto civile e sociale possa trarre beneficio dagli interventi che sostengono la cultura e la riscoperta storica".
Dialoghi di smalti preziosi – Quattro sono i manufatti conservati nella teca. "Opere – ha sottolineato Gemma Sena Chiesa dell'Università di Milano – uniche nella loro preziosità e in grado di valorizzarsi a vicenda. Capolavori che hanno forte incidenza sull'oggi e sul domani". Spicca su tutti la Colomba eucaristica, capolavoro di oreficeria e smalti limosini del XIII secolo. Sempre realizzata a Limoges, la pisside a turris del XII-XIII secolo, in rame dorato e smalti azzurri e verdi. Affiancano la Colomba, la celebre capsella reliquiario in argento, con rilievi a sbalzo di altissima qualità e realizzata nella seconda metà del IV secolo e, infine, la teca di Manlia Dedalia, esempio di arte paleocristiana milanese della fine del IV secolo, ritrovata nel 1578 sotto l'altare maggiore della basilica di San Nazaro. "La Capsella di San Nazaro e la Teca di Manlia Dedalia ci riconducono all'epoca di Ambrogio e quindi si collocano alle radici stesse della Diocesi e della sua antica storia d'arte e di fede". "Questi preziosi oggetti veicolano messaggi attraverso immagini – ha commentato Don Tarcisio Bove, parroco della Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore – Ancora una volta si afferma lo stretto rapporto tra Museo e parrocchie della Diocesi, un legame che offre non solo adeguata conservazione e qualificata sicurezza ai capolavori, ma soprattutto valorizzazione e occasione di studio".
In anteprima – "Il Museo Diocesano è lieto di arricchire la propria collezione permanente con opere di straordinario valore artistico, storico e spirituale, certamente all'altezza della grandi aspettative che i milanesi nutrono nei confronti di questo museo. Quest'anno, inoltre, ritornano le "Sere d'Estate al Museo Diocesano" – ha concluso il Direttore Paolo Biscottini – dall'8 luglio al 6 settembre, il Museo chiuderà di giorno per aprire le porte ai visitatori dalle 19 alle 24. Nell'ambito di MuDi contemporanea si terranno tre appuntamenti espositivi con opere di Devalle, Alberto de Braud e Mattia Bosco". Infine, è stato anticipato il titolo della mostra "Lo sguardo sulla natura" che verrà ospitata negli spazi del Museo Diocesano il prossimo autunno, dal 14 ottobre all'11 gennaio 2009.
Per informazioni e prenotazioni
www.museodiocesano.it
02.89.42.00.19