Varese – Una trentina di opere, tra le più significative, nella retrospettiva dedicata a Benito Monti ospitata, da giovedì (20 gennaio), in sala Veratti. Un segno che intende ricordare la particolare espressività dell’artista rivolta a raccontare le “spirituali risonanze e impalpabili leggerezze nella luminosa percezione della natura”.
“Natura è meraviglia”, questo il titolo della mostra, organizzata dall’associazione Contemporary Arte&Ambiente, è a cura di Fabrizia Buzio Negri in collaborazione con la figlia dell’artista Eleonora.
Monti (1933 -2020) è stato un artista ammirato per la sua pittura: un’intensa sofferta rielaborazione intima del veduto e del vissuto, una profonda riflessione interiore. Formatosi nell’ambito del Naturalismo lombardo è sempre stato legato ai luoghi della provincia di Varese. Ma il suo sguardo ha indagato, con grande abilità, anche la varietà paesaggistica italiana: dai contesti rurali montani agli ambienti marittimi.
Nel suo racconto, apparizioni di luce impalpabile e freschezza cromatica offrono una visione dei luoghi, delle emozioni e dei suoni offerti dalla natura. Una figurazione a volte apparentemente approssimativa che esce dall’oggettività per farsi personale e intima.
“Natura è meraviglia. Benito Monti il ricordo” sarà inaugurata sabato (22 gennaio) alle 16. Accompagnerà l’appuntamento un intervento musicale del violinista Davide Tadè. La retrospettiva proseguirà sino al 3 febbraio con i seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 15 alle 17.30; sabato e domenica 10-12.30 e 15 -17.30.
Benito Monti: romano di adozione, varesino di nascita, si è diplomato alla Scuola d’Arte Leonardo da Vinci. Espone dal 1970 in Italia e all’estero, ottenendo consensi di pubblico e di critica. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, oltre che in Italia, anche a Londra e in Israele. È docente di pittura a ” Varese Corsi” per il Comune di Varese.
Predilige dipingere “en plein air” inseguendo le emozioni delle sue amate montagne dolomitiche e le visioni naturalistiche del Varesotto. Tra le personali si citano spesso quelle di Lugano, di Ganna nella storica Badia, in Isarele, dove nel 1994/1995 ha dipinto olii e murales.
Fra le innumerevoli presenze espositive e i numerosi premi si ricordano: Rassegna di Londra ’75; Premio della Critica Piacenza ’78; Oscar Italia ’79; Premio Masaccio con personale a Firenze ’87 con i maestri Guttuso, Fiume, Brindisi; Premio Biennale di Venezia ’88; Premio Quadriennale Roma ’94.