Sono ipnotiche e allo stesso tempo esprimono la fantasiosa gioia della creatività, le opere di Dario Zaffaroni (S. Vittore Olona 1943)in mostra presso la Galleria Palmieri a Busto Arsizio con il titolo "Intrecci cinetici", con un bel testo in catalogo di Stefano Cortina.
La progettualità costruttiva si fonde con le armoniche successioni cromatiche dando vita a percezioni visive atte a dare vita ad una continua percorrenza dello sguardo.
La personale vede esposte opere composte in più decenni, dal 1973 al 2015. E quale migliore punto di partenza per l' osservazione della mostra se non la composizione allestita ad angolo quale abbraccio visivo che da un punto di vista centrale apre verso l'esterno.
Il moto cinetico messo in atto da Zaffaroni, nelle sue opere, racchiude, ad una lettura più attenta, aspetti di profonda sensibilità.
In alcuni lavori è possibile leggere la necessità di razionalizzare il flusso delle pulsioni, in altri il desiderio di mutarne la conformità.
L'intrecciarsi regolare dei differenti moduli svela un sottobosco di intime follie, di sobbalzi umorali, si controllati, ma che hanno lasciato nell'intimo dell'artista una sottaciuta, se pur risolta, impronta.
La vita artistica di Zaffaroni da sempre è stata animata da incessante desiderio di andare oltre l'acquisito, nell'ambito di una ricerca che ha fatto della coerenza costruttiva e concettuale i suoi cardini fondanti.
Importantissimo il sodalizio umano e professionale con Dadamaino, con la quale operò in prestigiosi spazi nazionali e internazionali.
Inoltre, design, grafica, advertising e fotografia, fanno parte del mondo creativo di Zaffaroni attratto, negli ultimi anni, dai colori e dalle geometrie viste in Sud Africa dove, negli anni '90 ha coordinato le riprese del video "I Lucchesi nel Mondo".
Dario Zaffaroni – "Intrecci cinetici"
Fino al 21 novembre
Galleria Palmieri, Via G. Mameli 24 – Busto Arsizio
Orario: da martedì a sabato 15,30-19,30

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