"Gli oggetti che sono esposti ai Musei appartengono ai cittadini di Varese e raccontano la storia di questo territorio. E lo stesso si potrebbe dire degli immobili pubblici come Villa Mirabello o le ormai dimenticate Sale Nicolini". Esordisce con questa affermazione Daniele Cassinelli, Conservatore del Castello di Masnago, ospite dei nostri studi. "Il recente riallestimento degli spazi museali è frutto di un'operazione di revisione e di aggiornamento sulle collezioni. Il museo di via Cola di Rienzo, che è un'istituzione tutto sommato giovane visto che è nata alla metà degli anni '90, è stato protagonista, negli ultimi tempi, di alcune significative acquisizioni".
Due i fronti principali di impegno affrontati dal polo culturale: la catalogazione informatica e la campagna fotografica. Per essere brevi: conoscenza e memoria. "E' la prima volta che viene compiuta una ricognizione completa sui dipinti e sulle sculture del Museo – precisa Cassinelli – la prima volta dai tempi del conservatore Laura Basso e del direttore Silvano Colombo. La
catalogazione SIRBeC, invece, costituirà il primo step verso la pubblicazione del catalogo completo delle collezioni storiche".
Sul fronte mostre, Cassinelli è netto: "La serie di conferenze aperte al pubblico, organizzate in collaborazione con la sezione cittadina di Italia Nostra, era stata immaginata come una sorta di preludio e di accompagnamento alla grande mostra dedicata al Barocco. Una mostra che sarrebbe stata molto importante e valida sotto diversi aspetti. Purtroppo una legge firmata dal Ministero dell'economia ha enormemente ridotto le risorse a disposizione degli enti locali sul fronte esposizioni ed eventi culturali. In attesa di tempi di "vacche grasse", quali quelli odierni di certo non sono, la politica cittadina si sta concentrando su azioni di partecipazione e di conoscenza con tutte le realtà che operano in questo settore: le mostre organizzate con il Circolo degli Artisti o con l'Associazione Liberi Artisti di Morandini ne sono un esempio concreto. Vero è che poi non tutti i protagonisti sono dello stesso interesse e livello. Ma non è questo il punto: i musei civici sono innanzitutto una realtà cittadina, espressione di un contesto urbano".