Il Corso – Due strade che si incontrano, la vita e il Corso. Quel Corso Garibaldi, al numero 89; i Caffè Craja e Garibaldi, nicchie degli artisti della Milano anni '30. Le vite, la vita di molti, in particolare quella dell'artista schivo e onesto, Luigi Broggini. La musica, le parole, le modelle, l'arte, le donne, la materia, il Caffè, lo studio d'artista. Una lettura unica di quelle emozioni, sensazioni, momenti, in un recital pensato e con la partecipazione di Mario Chiodetti. Questo, uno dei quattro protagonisti di ''Il Corso della vita'', realizzato sul 'palco di Roda', tra gli sponsor del Festival del Racconto di quest'anno.
Note e parole – Luigi Broggini protagonista del Festival del Racconto 2008, prima letto attraverso le sue sculture alla Galleria Ghiggini, poi nelle parole che lo hanno ricordato, uomo e artista, della curatrice Elena Pontiggia. In ultimo l'incontro da Roda a Gavirate, che ha visto in scena Mario Chiodetti e Maura Tombolato nella recitazione, la cantante spagnola Anna Maria Garriga interprete di brani italiani e francesi e Francesco Miotti al pianoforte. Dalla luce soffusa degli storici Caffè si elevano le note di soave musica, accompagnate dalle pagine di 'Corrente' alle strofe scritte dallo stesso Broggini: echi di passato, profili di donne che sembrano dar voce alle sue piccole sculture; quelle figure semplici, impegnate nei gesti consueti della vita di tutti i giorni, quegli sguardi che incrociano gli uomini del Corso, dell'artista varesino. Citazioni che ripercorrono le magiche poesie di Broggini, fino agli scritti che raccontano la guerra: 'Non era un sogno vi dico'. E ancora fino a giungere al 1981 con le parole di 'In fondo al Corso'. Carisma ed emozione hanno caratterizzato lo spettacolo che ha delineato il carattere dell'artista e trasportato l'attento pubblico in un mondo impregnato di vere ed eterne passioni.