Poco alla volta si sta svelando il passato del Monastero di Torba a Gornate Olona: prima avamposto militare romano, poi sito dei Longobardi lungo le mura dell'antica Castelseprio e successivamente oasi di preghiera per le monache di un convento.
La campagna di ricerche archeologiche promossa dal 2013 dal FAI in collaborazione con la Facoltà di Archeologia dell'Università di Padova, sotto la direzione scientifica del Professor Gian Pietro Brogiolo e della Prof.ssa Alexandra Chavarria Arnau, ha, infatti, permesso di compiere un passo in avanti nel riconoscimento della topografia di Torba.
Le prime campagne di scavo si sono focalizzate a nord della Chiesa di Santa Maria e lungo il tratto di cinta muraria che era stato scoperto alla fine degli anni '70. Sono stati individuati: una cappella funeraria a Nord della Chiesa di Santa Maria, in cui sono state trovate diverse tombe; un grande muro parallelo alla facciata della Chiesa; un'area a cavallo delle mura.

A monte delle stesse era stata, inoltre, documentata la presenza di un piano di calpestio, che ha restituito un elemento di cintura di età carolingia, e la costruzione, sul bordo esterno della cinta, di un nuovo muro appartenente a un edificio del quale era stato messo in luce l'intero lato meridionale e una parte di quello settentrionale.

La terza campagna di ricerche archeologiche si è concentrata nell'area esterna alle mura e ha permesso di attestare una dimensione del Monastero più ampia di quanto si pensasse portando alla luce un nuovo edificio che probabilmente, per i reperti mineralogici trovati, può essere identificato con la bottega di un fabbro.

Ampio circa 70 metri quadrati e ben conservato, questo ambiente era completamente ricoperto dal terreno per il crollo di una parte della cinta muraria. Analisi condotte con il georadar hanno potuto individuare con precisione dove condurre gli scavi, mentre indagini successive hanno potuto datare l'edificio all'epoca tardo medievale. Una grande scoperta archeologica a cui si aggiunge il ritrovamento di due monete, una delle quali databile tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII secolo, al momento oggetto di analisi.

Un nuovo volto, quindi, per questo angolo di Medioevo sulla riva dell'Olona, che potrà presto arricchirsi grazie alle indagini condotte dalla Provincia di Varese volte a verificare, tramite rilievo Lidar in quota, la presenza di altre aree archeologiche nell'area a monte del Monastero.