Ricollocazione post restauro – Sei statue, intagliate nel legno di pioppo, rappresentano il Compianto sul Cristo morto. La Vergine sorregge il Figlio sulle proprie ginocchia in presenza di due pie donne, della Maddalena e di un uomo barbuto (Giuseppe di Arimatea o Nicodemo?). Appare così il gruppo scultoreo, noto come la "Deposizione" di Andrea da Saronno, ricollocato nella prima cappella della navata sinistra nella Chiesa di San Francesco a Saronno. L'opera, riposizionata a fine giugno scorso dopo un delicato intervento di restauro, ha impegnato la restauratrice Carola Ciprandi e collaboratori, coordinati dalla Soprintendente ai Beni Mobili e Artistici di Milano, la dottoressa Isabella Marelli.
Le premesse – Il via ai lavori è avvenuto a marzo di quest'anno, dopo l'iniziativa di recuperare il gruppo scultoreo, lanciata da Don Davide Mazzucchelli che si è adoperato nella ricerca dei finanziatori, trovati poi nel Rotary Club, nei Lions Saronno del Teatro e nel Credito cooperativo di Barlassina, contenti di collaborare in un nobile gesto di recupero del patrimonio artistico e delle tradizioni della comunità saronnese. Il restauro era necessario, visto lo stato in cui la "Deposizione versava" prima di tornare ad essere quella che oggi tutti possiamo ammirare.
Le tecniche adottate – L'opera lignea aveva bisogno di essere sanata. Ecco come: è stata rimossa la polvere con pennelli a setole morbide, quindi tolti gli strati di tela, colore e stucchi, sollevati e ingrigiti a causa dell'ossidazione delle vernici,aggiunti in restauri degli anni Sessanta e Novanta del Novecento. Lo strato pittorico originale è stato dunque consolidato e colmato nelle lacune minori con piccoli tratteggi di colore ad acquerello, steso con la tecnica del rigatino secondo l'attuale teoria del restauro conservativo. Sono state ugualmente consolidate le parti tarlate e disinfestate le porzioni attaccate dagli insetti xilofagi (i tarli), dopo la rimozione dei ritocchi e delle stuccature apposte nei pesanti interventi precedenti. La cappella, in cui la Deposizione è stata riposizionata, si presenta a sua volta più ariosa, dopo la rimozione del finto gruppo roccioso che incorniciava le statue.
Andrea da Corbetta – Il lavoro di recupero ha dato modo di approfondire anche l'aspetto storico-artistico. L'autore della Deposizione, conosciuto ancora oggi come Andrea da Saronno, è in realtà quell'Andrea, esponente di una famosa famiglia di intagliatori, nato a Corbetta in provincia di Milano alla fine del XV secolo, definito da Saronno solo dopo aver realizzato i celebri gruppi scultorei de "L'Ultima Cena" e la "Deposizione" nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli tra gli anni Venti e Trenta del Cinquecento. All'epoca il Corbetta aveva già realizzato il Compianto sul Cristo morto per la Chiesa di San Francesco(1510-1515), ma fu grazie alle opere del Santuario, scolpite anche per aiutare Leonardo da Vinci a dipingere l'affresco del Cenacolo, che fu definito "magister a figuris" e accolto dalla comunità saronnese quale figlio adottivo.