Daniele Cassinelli in veste di conservatore-coordinatore. Al Castello di Masnago è pronta la nuova mostra 'L'Officina del Volo. Futurismo, Pubblicità e Design 1908 – 1938' inserita in un progetto ampio ed articolato: 'Vola Veloce Varese', promosso dal Fai, Regione Lombardia, Comune di Varese e Fondazione Europa Civiltà. La mostra, ideata e curata dal Massimo & Sonia Cirulli Archive di New York, attraversa il tema del volo in una carrellata di oltre 150 opere appartenenti a differenti tipologie e, tra le quali, molte inedite. Un'esposizione che vede coinvolto in primis il dirigente del Settore Cultura del Comune Andrea Campane e che apre la porta ad una ulteriore riflessione per il giovane conservatore che ha rilasciato un'intervista ad Artevarese, ad un giorno dall'apertura della kermesse (prevista per il 20 giugno).
Daniele Cassinelli, il Castello di Masnago è pronto a stravolgere il proprio allestimento dopo la mostra 'L'arte & il Sorriso' da poco conclusasi. Come nasce l'idea di questa nuova esposizione?
"Il progetto espositivo esiste da tempo. La mostra è stata seguita nel dettaglio da Andrea Campane e il Comune stesso ha deciso di affidare l'incarico maggiore all'archivio newyorkese".
Come è articolato il percorso espositivo?
"La rassegna occupa gli spazi del Museo deputati alle mostre temporanee. E' una esposizione diversa da quella appena conclusa: nel caso dell'Arte & il Sorriso si trattava di una mostra-dossier, qui ci sono più pretese".
Pretese di che tipo?
"Innanzitutto per la quantità di materiale messo a disposizione: sono più di cento opere provenienti per la maggior parte dall'Archivio Massimo & Sonia Cirulli. In totale sono trenta i prestatori – privati – che hanno reso disponibili i loro materiali. Ci sono dipinti, sculture, opere grafiche, manifesti… Il nucleo forte è quello futurista, c'è materiale di Sironi, c'è un Cascella molto bello e ci sono anche cimeli, oggetti di design ceramico e l'intero salotto di Italo Balbo".
Si apre una nuova 'fase' per il Castello che sta portando avanti altri progetti, legati anche all'esposizione appena conclusa.
"Sì, abbiamo concluso l'operazione di comodato per la Pala di Torriani 'San Carlo distribuisce le elemosine agli appestati' che apriva la mostra e per l'opera di Bonino, 'Ritratto di Carlo Giuseppe Veratti', entrambe di proprietà dell'Ospedale di Varese. Per ora le due opere si trovano al Castello in una collocazione provvisoria. Stiamo lavorando molto anche per il catalogo generale del museo e per il successivo riallestimento delle sale".
A che punto siete col catalogo?
"Per ora c'è, già on-line, la schedatura delle opere realizzata dal direttore precente Alberto Pedroli; poi stiamo proseguendo con la catalogazione SIRBeC e abbiamo già tutte le foto delle opere, di questo se ne sta occupando il fotografo Massimo Alari".
Come tempistica, può darci delle indicazioni?
"Io credo che solo all'inizio del 2010 si potrà passare alla fase successiva – pre stampa – di realizzazione delle schede critiche delle singole opere. E' anche da valutare un'edizione a più volumi. Per ora è uscito il nuovo Bando Regionale SIRBeC, partiamo e proseguiamo da questa nuova opportunità".