ai caduti
Viggiù terra di scultori, una città che per la cura e l'interesse che dimostra per le sue radici storiche dovrebbe essere presa ad esempio da molti. Sabato 21 luglio 2012 alle ore 17.00, infatti, sarà inaugurata presso il Museo Civico Enrico Butti di Viggiù una imperdibile mostra in ricordo dello scultore viggiutese Giacomo Buzzi Reschini (1881-1962), nel del cinquantenario dalla morte. Dal 1961, data di apertura del Museo degli Artisti Viggiutesi, fino al 2006, anno in cui l'Amministrazione comunale è intervenuta per la prima volta in un ampio progetto di riqualificazione dell'edificio e di restauro di alcuni modelli in gesso, la figura di Giacomo Buzzi Reschini è stata quasi completamente trascurata.
Attraverso la disamina delle collezioni conservate a Viggiù -circa centoventi gessi comprensivi di bozzetti e modelli preparatori, quattro album e quattro raccoglitori che custodiscono le fotografie delle opere dello scultore- per la prima volta studiate nel loro insieme è stato possibile fare luce finalmente sull'attività artistica del Buzzi Reschini e sulle più antiche vicende storiche del Museo degli Artisti Viggiutesi.
La mostra, come spiega la curatrice Giulia Stabilini, "vuole quindi essere un primo e importante contributo per rivalutare un patrimonio di straordinario valore storico e artistico nel panorama museale locale e provinciale".
Giacomo Buzzi Reschini. Nato il 25 settembre 1881 a Viggiù ma trasferitosi giovanissimo a Torino, dove dopo alcuni anni di formazione ha conquistato una stabile e stimata posizione nell'ambiente culturale della città, per tutta la vita è rimasto profondamente legato al suo
paese natale tanto che, poco prima di morire, ha donato al Comune di Viggiù un edificio fatto costruire interamente a sue spese con la precisa intenzione di allestirvi un museo di gessi preparatori delle sue opere.
Dopo aver partecipato in giovane età ai corsi organizzati dalla Scuola di Disegno istituita presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù, in cui sono tutt'ora conservati alcuni suoi disegni, il Buzzi Reschini ha frequentato l'Accademia Albertina di Torino dal 1897 al 1902, ed è stato per diversi anni docente presso la Scuola Professionale Ghirardi del capoluogo piemontese.
Ha partecipato a numerose Esposizioni organizzate dalla Società Promotrice di Belle Arti della Città e, in occasione dell'Esposizione Universale di Torino del 1911, ha realizzato alcune scultore per il Padiglione dell'Argentina e per il Salone dei Concerti. Accostatosi, nei primi anni di attività, alle innovazioni simboliste promosse da Leonardo Bistolfi, sperimentate prevalentemente nell'ambito della scultura funeraria, a partire dagli anni Trenta se ne discosta per restare, lungo tutto il corso della sua carriera, sostanzialmente legato alle correnti ottocentesche, pur mantenendo sempre una propria personalità. Della sua vasta produzione ricordiamo l'Immacolata eseguita per il Palazzo del Governatore della Città del Vaticano nel 1928, i Monumenti ai caduti di Chieri, Bordighera e S. Damiano d'Asti e le statue dei profeti e la porta monumentale della chiesa dell'Annunziata di Torino.
G.B.R. 1881-1962
Ricordo dello scultore Giacomo Buzzi Reschini
Dal 21 luglio al 29 agosto 2012
Museo Civico Enrico Butti, Viale Varese, 4 Viggiù
Orari: da martedì a domenica dalle 15.00 alle 18.30
chiusura: 3 e 15 agosto
Ingresso libero
Inaugurazione: sabato 21 luglio 2012, ore 17.00