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L'esposizione, a cura del Museo della Basilica di S. Maria Assunta, con la collaborazione del Premio Gallarate e del Museo MA*GA, presenta opere profondamente spirituali, che ripercorrono alcuni momenti fondanti della sua lunga ricerca, dal naturalismo lombardo della fine degli anni Cinquanta all'espressionismo rinnovato degli anni Settanta fino alla luminosità assoluta e piena dell'ultimo decennio, toccando anche scelte figurative abbracciate per giungere alla rappresentazione chiara e personale della storia sacra.
Tra queste spiccano studi e disegni preparatori per i due cicli più significativi realizzati da Silvio Zanella per due importanti chiese di Gallarate: le vetrate della chiesa di Sant'Antonio – sede dell'esposizione – e la Via Crucis in ceramica della chiesa San Paolo Apostolo di Sciarè (1979). Le vetrate per Sant'Antonio sono state realizzate nel 1962 a completamento della storica chiesa-oratorio, fondata nel XV secolo, più volte rimaneggiata (l'attuale ricostruzione risale alla seconda metà del Settecento), ricca di interventi scultorei, pittorici e architettonici.
I bozzetti esposti, creati personalmente da Silvio Zanella con acquerelli e carte trasparenti, sono l'ultimo stato di avanzamento degli studi preparatori, già pronti da consegnare al maestro vetraio. Sono disegni accurati in cui oltre a calibrare lo spazio e la disposizione dei personaggi, resi con un segno pulito e geometrico quasi post-cubista, l'artista lavora molto sui colori e sulla loro luminosità, sul valore dei toni che la trasparenza del vetro risalta. Anche le piombature, inevitabili nella tecnica delle vetrate, rientrano nell'equilibrio compositivo come elemento formale.
I disegni preparatori della Via Crucis realizzata nel 1979 con formelle di ceramica policroma per la chiesa di San Paolo Apostolo in Sciarè, rinunciano all'aspetto cromatico e si concentrano sui corpi, sui gesti, sull'equilibrio formale e sull'espressività dell'insieme.
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A questi lavori vengono affiancate opere private, studi, dipinti, disegni, ricerche che rendono conto della sua ricerca pittorica, compositiva e spirituale. La Crocifissione del 1956 rivela appieno il suo essere pittore naturalista: il Cristo crocifisso è ambientato nella brughiera del territorio, caratterizzato dalle profonde sfumature brune e verdi, motivo ispiratore del naturalismo astratto di Zanella proprio tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta. Anche in quest'opera la pittura procede alla ricerca dei valori cromatici, dello spessore della materia, della vitalità del segno e ingloba il tema sacro in un'ambientazione fortemente unitaria.
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La mostra presenta, per la prima volta, inoltre anche alcuni disegni di un ciclo del tutto personale intitolato La luce stenta a farsi strada nel buio – l'anno del tumore, costituito da molte decine di disegni a carboncino che rivelano, attraverso la violenza del segno espressivo, il contrasto metaforico tra luce e ombra, i pensieri più intimi dell'artista che stava vivendo uno dei momenti personali più difficili segnati da una lunga malattia.
Info.
PURA LUCE OPERE 1954-2003
Gallarate, Chiesa di Sant'Antonio Abate (p.zza Ponti, ingresso c.so Italia)
Fino al 18 aprile 2015
Da martedì a venerdì 16.00-19.00
sabato e domenica 10.00-12.00 / 16.00-19.00
ingresso libero