"Come gli scacchi o la scrittura la fotografia è una questione di scelta tra una serie di possibilità, solo che, nel caso della fotografia, il loro numero non è finito, ma infinito" diceva John Szarkowski. Andrea Alborno, fotografo e giornalista freelance di origine valdostana, ne ha seguite molteplici di possibilità, grazie ad una creatività e sensibilità inarrestabili. Chroma e Paesaggi Inattesi, progetto unico in cui due filoni e approcci di abbracciano, ne sono l'ennesima testimonianza.

Le immagini ritraggono paesaggi inconsueti e comunicano atmosfere per lo più notturne o serali
, una scelta che deriva dall'altra passione del fotografo: lo yoga e la meditazione, che Alborno insegna da oltre 25 anni. Le foto in oggetto, dunque, sposano questa ricerca: uno sguardo profondo, dove luci tenui, colori intensi e atmosfere notturne rivelano una ricerca interiore che si radica nelle profondità dell'inconscio.

A guardare gli scatti messi insieme per questa nuova declinazione del suo sguardo vi ritroviamo, senza voler essere troppo didascalici, quelle "apparenze" di cui Cézanne parlava quando diceva che gli oggetti "diffondono intorno a sé intimi riflessi. Queste sono le apparenze. Noi ci viviamo immersi". Le apparenze svelano parte di realtà, i colori si alternano passando dal rosso al giallo, dal verde al blu per sfumare, infine, sul viola. Sorprendono per la loro forza e calore, sono i colori della vita che Alborno ritrova in ogni luogo in cui il suo obiettivo instancabile vaga, dal Brasile al Marocco. I colori si fondono anche nei suoi Paesaggi Inattesi, che sempre dal colore traggono forza: Ucraina, Australia, Gran San Bernardo-Svizzera, Los Angeles, Algeria-Sahara, Monte Bianco, Brasile e tanti altri sono i luoghi raccolti in modo così singolare. Li avete mai visti così? Probabilmente la risposta è no. Alborno non guarda solamente, va a fondo, la sua è una fotografia meditativa, come il suo Yoga, ma mai immobile o seduta su se stessa. Lo spirito vitale entra in Andrea per trasformarsi, nella fase di espirazione, in immagini dell'anima, un esercizio continuo, quotidiano, incessante.

"Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato" suggeriva il  maestro della fotografia, Ansel Adams. Se guardiamo con attenzione le immagini di questo nuovo progetto di Andrea Alborno vi ritroviamo il fotografo: "….un mondo a colori, dove c'è tutto quel che ha amato, visto, letto, trasformato e, fortunatamente … condiviso". 

Moreno Vignolini, giornalista e fotografo

 

Info.
Da sabato 11 aprile a domenica 10 maggio 2015
Inaugurazione venerdì 10 aprile ore 18
Spazio Espositivo di via Andrea Costa 29, Busto Arsizio – Tel 0331.322311
Ingresso Libero – Accesso facilitato per disabili
Chiuso 25 aprile e 1 maggio
a cura di Letizia Bollardi e Andrea Cavalli
Sabato 9 maggio ore 17 Asta benefica a favore di AIAS Busto Arsizio