Tremezzina – Il Museo del Paesaggio del Lago di Como (Villa Mainona) ospiterà dal 22 giugno, la mostra dal titolo Paesaggio sublime. Il Lago di Como all’epoca di Giovanni Battista Sommariva. 1801-1826, in cui sarà presentata una selezione di 39 acquerelli e stampe di autori italiani e stranieri, in parte esposti per la prima volta al pubblico, che illustrano in maniera affascinante alcune delle mete maggiormente ricercate e apprezzate in quel periodo dai viaggiatori che raggiungevano le sponde del lago.
L’evento, curato da Fabio Cani e Marco Leoni, è realizzato in collaborazione con Villa Carlotta che nello stesso periodo propone la mostra L’Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva,esposizione incentrata sulla figura di Giovanni Battista Sommariva, abile politico e raffinato collezionista.
Le vedute esposte risalgono soprattutto al periodo compreso fra il 1801 e il 1826, durante il quale Sommariva acquistò e rinnovò la sua residenza di Tremezzo. Qui accolse la sua magnifica raccolta di opere d’arte, che offre ai visitatori un’occasione unica per riscoprire uno straordinario paesaggio culturale, che già allora attirava viaggiatori e intellettuali.
La selezione parte dalle acqueforti di Gerolamo Mantelli, dedicate a Como e ad alcune delle residenze più rinomate in quel momento come Villa Pliniana e Villa Tanzi a Torno, Villa Olmo a Como, e prosegue con gli acquerelli realizzati nei primi anni dell’Ottocento dallo svizzero Peter Birmann, attento a ritrarre non solo le ville, ma anche le meraviglie naturali del Lago di Como come l’Orrido di Nesso o Fiume Latte.
Si prosegue con alcune stampe eseguite negli anni successivi che testimoniano la progressiva consacrazione di Villa Sommariva (oggi Villa Carlotta) come meta imperdibile per chiunque visitasse le rive del Lario grazie all’intraprendente e costante promozione svolta dal proprietario che già all’epoca apriva le porte dell’edificio ai visitatori italiani e stranieri e mostrava orgogliosamente la sua collezione. Fra gli autori delle vedute si segnalano anche i coniugi Carolina e Federico Lose, di origine tedesca e a lungo attivi in Lombardia, l’inglese Marianne Colston e Alessandro Sanquirico, celebre pittore e scenografo del Teatro alla Scala, che soggiornava proprio a Tremezzo in un’abitazione confinante con il giardino Sommariva.
In mostra scorrono anche scorci, a volte inediti, di varie località (Como, Cernobbio, Torno, Nesso, Ossuccio, Isola Comacina, Tremezzo, Menaggio, Bellagio, Domaso, Corenno Plinio, Fiume Latte, Mandello del Lario, Lecco) e diverse residenze affacciate lungo le sponde come Villa Balbiano a Ossuccio, Villa del Balbianello a Lenno e Villa Giulia a Bellagio. In alcuni casi gli edifici presentano un assetto diverso rispetto alla veste attuale, ad esempio nella Villa del Balbianello manca lo stemma degli Arconati sopra la loggia, il Castello di Urio appare privo delle modifiche di gusto neomedievale realizzate dai Melzi e nella Villa Taverna di Bellagio, oggi nota come Villa Trivulzio, mancano i due corpi laterali aggiunti successivamente.
Gli acquerelli e le stampe offrono anche preziose e rare immagini di elementi non più esistenti come il Tempietto dell’Amicizia nel giardino di Villa Sommariva, demolito a metà Ottocento, la torre-faro di Villa Balbiano, voluta dal cardinal Durini a fine Settecento, il campanile dell’antica parrocchiale di Tremezzo o le limonaie del giardino di Villa Mainona, utilizzate per la produzione di agrumi e ancora attive nei primi decenni del XIX secolo.
Le immagini sono integrate con testi tratti da alcune guide dell’epoca, come il volume di Carlo Amoretti Viaggio da Milano ai Tre Laghi del 1817 e il Viaggio al Lago di Como, edito nel 1819 e scritto da Davide Bertolotti, autore anche della Descrizione della Villa Sommariva sul Lago di Como, edita nel 1831, e con citazioni di illustri viaggiatori che hanno visitato il Lario in quell’epoca come Stendhal o Percy Shelley.
Il percorso si conclude all’interno della collezione permanente del museo con una sala interamente dedicata a Villa Carlotta in cui sono esposte altre stampe risalenti ai primi decenni dell’Ottocento che raffigurano Villa Sommariva.
La mostra è affiancata da un catalogo, curato da Fabio Cani e Marco Leoni (ed. NodoLibri), che ricostruisce sinteticamente la diffusione e la fortuna delle vedute e delle immagini a stampa del Lario nei primi decenni dell’Ottocento e che contiene le immagini delle opere esposte e i profili biografici degli artisti.
La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre nei seguenti orari: dal giovedì alla domenica, 10-12 e 14-18.
IL MUSEO DEL PAESAGGIO DEL LAGO DI COMO
Il museo offre la possibilità di scoprire in maniera coinvolgente e innovativa il territorio lariano grazie a un sistema multimediale che illustra il patrimonio culturale e ambientale, con un particolare approfondimento sull’area della Tremezzina, e a una raccolta di antiche stampe del Lago di Como (dal XVI al XIX secolo), provenienti dalla collezione di Giorgio Bordoli, e una serie di fotografie risalenti alla seconda metà dell’Ottocento e ai primi decenni del Novecento, provenienti dalla collezione di Ruggero Pini. Le postazioni multimediali permettono di confrontare mappe e immagini storiche con l’attuale assetto del territorio e consentono di osservare le modificazioni del paesaggio nell’arco degli ultimi tre secoli. Inoltre offrono molteplici spunti per una visita grazie alla descrizione delle principali emergenze storico artistiche.
Uno specifico approfondimento è dedicato al Cinema sul Lario e comprende brevi filmati, schede sintetiche delle pellicole girate sul lago e l’indicazione dei luoghi che hanno ospitato le riprese cinematografiche a partire da The Pleasure Garden di Alfred Hitchcock, girato nel 1925, fino a Star Wars II e a Casino Royale.