archi e greche
Cinema e architettura – Che lo spettacolo abbia inizio: l'estate bustocca non si fa mancare l'abituale appuntamento con il cinema all'aperto. A differenza dell'anno scorso però, ad ospitare la rassegna estiva non sarà il Museo del Tessile, ma il suggestivo cortile di Palazzo Gilardoni, sede del Municipio. Ai cittadini venuti a godersi lo spettacolo, l'Amministrazione ha deciso di fare un bel regalo: dare la possibilità di visitare l'ala nobile del palazzo ed ammirare così l'opera di ristrutturazione, appena conclusa, di quella che storicamente, fin dagli anni '30, è stata la parte istituzionale del Municipio, al primo piano di Palazzo Gilardoni.
Il collegio di san Giuseppe – La cosiddetta ala nobile coincide con il corpo trasversale centrale dell'edificio, costruito nel 1929 su progetto di Franco Poggi, capo dell'ufficio Tecnico Comunale, che progettò anche l'attuale facciata verso viale Duca d'Aosta, costituita da due ali convergenti sull'ingresso di rappresentanza. Ma questa non è che l'ultima tappa della vicenda storico-
architettonica di Palazzo Gilardoni: fatto costruire dal canonico Benedetto Landriani come collegio da intitolare a San Giuseppe, la prima pietra fu posta dal conte feudatario Carlo Marliani nel 1730. Nel 1739 ebbe inizio la residenza dei padri Oblati nel collegio, che durò fino al 1750. L'edificio fu quindi concepito secondo i moduli architettonici dei collegi e dei seminari milanesi, fra cui quello ancora esistente di Gorla Minore, con locali distribuiti lungo il porticato quadrilatero.
L'ospedale – Successivamente lo stabile passò di proprietà alla Scuola dei Poveri e nel 1755 si decise per la sua trasformazione in ospedale, progettata dall'architetto Pietro Gilardoni nel 1824, secondo uno stile di impronta decisamente neoclassica. L'edificio, di aspetto sobrio e lineare e dalle proporzioni contenute, conobbe poi nel 1875 (a cura dell'arch. Carlo Maciachini) il primo di una serie di ampliamenti e trasformazioni che portarono al vasto complesso di oggi. Acquistato dal Comune nel 1915, durante la grande guerra l'edificio fu ancora utilizzato come struttura ospedaliera e l'insediamento degli uffici comunali avvenne solo nel 1922. Oggi solo la campanella della chiesa, situata
proprio presso l'ufficio del Sindaco, sta a testimoniare la storia del vecchio ospedale.
La sala della consulta – I restauri recentemente realizzati, a cura degli uffici competenti del Comune, hanno ripristinato l'aspetto originale dell'ala istituzionale, risalente appunto agli anni '30, secondo un criterio di massima fedeltà a quella che era la struttura precedente. Rimossa la controsoffittatura in cartongesso degli anni '50-'60, è potuta venire alla luce una splendida volta, attraversata da una vetrata colorata di forma rettangolare a motivi geometrici, che riprendono i moduli decorativi quadrati del pavimento. La continuità della volta, che sormonta quella che un tempo era la "Sala della Consulta" e che ora è diventato il nuovo ufficio del sindaco, è assecondata da altre vetrate semicircolari inserite nelle pareti del corridoio accessibile al pubblico, così da costituire un percorso decorativo omogeneo, ritmato da archi e greche, di cui da oggi tutti potranno godere.