Prospettiva insolita – Raccontare la città è da sempre un tema a cui la fotografia si è prestata. Ma il giovane Christian Molino (anno 1976) ha deciso di adottare un punto di vista insolito per descrivere Palermo, città dov'è cresciuto e dove ha vissuto fino a pochi anni fa. Nel 2006, infatti, si è trasferito al nord e vive in provincia di Varese. Molino offre, attraverso questa esposizione, una visione del capoluogo siciliano resa attraverso il suo doppio, attraverso l'immagine restituita da diverse superfici riflettenti. Il progetto "Città di vetro" ha debuttato a Palermo nel 2009 presso il Centro culturale Agricantus. Questo nuovo allestimento presso la Villa Montevecchio di Samarate propone scatti a pellicola e digitali realizzati dal 2006 al 2010, per un totale di circa venti foto di grande formato.
Una bellezza fragile – «Ho scattato fotografie – afferma Christian Molino – a scorci di vie, palazzi e teatri per mezzo di specchi d'acqua, vetrine, pozzi e parabrezza, cercando di cogliere in ogni squarcio una realtà parallela "altra", che è lì ma che non sarà visibile fino a quando qualcuno di noi non la svelerà in quel riflesso, una realtà carica di bellezza ma fragile come un cristallo e fugace come una pozzanghera che si dissolve al sole». Il nome del progetto, non a caso, infatti richiama il celebre racconto di Paul Auster, "city of glass", in cui nulla è come sembra e ciò che si cerca è diverso da come lo si è immaginato. La città di Palermo soffre dunque di una natura doppia e contradditoria: da un parte il ricco patrimonio architettonico in cui è racchiusa tutta la storia delle città, dall'altra l'incuria e il degrado ambientale di oggi. "La bellezza traspare dai riflessi, dai colori e dalle ombre che la storia ci ha fatto arrivare, e che si contrappongono a un presente di incuria e lassismo".
Inaugurazione: venerdì 19 marzo, ore 18.30, con accompagnamento musicale.