Milano – “Operando negli archivi ci siamo resi conto che una parte della memoria del nostro paese stava per essere gettata via.  Perdere la memoria per un essere umano è la peggiore delle condanne, perdere la memoria di un paese è addirittura deleterio e folle” Con tale premessa Giovanni Gastel ha presentato “Prospettiva. Viaggio negli archivi di Fondazione Milano”, straordinaria mostra a cura di Ippolito Pestellini Laparelli.

Tale evento segna l’avvio di una partnership tra Fondazione Fiera Milano, AFIP International (Associazione Fotografi Italiani Professionisti) e La Triennale di Milano.

La mostra abbraccia un panorama a 360 gradi tra industria, innovazioni tecnologiche, costume, moda e politica raffigurato attraverso fotografie, filmati, riviste, copertine di cataloghi volumi a stampa, poster, oltre una serie di planimetrie inerenti al succedersi degli ampliamenti degli spazi espositivi, in un continuo sovrapporsi di tecniche e di stili.

Nel corridoio che apre l’esposizione a sinistra compaiono 32 poster divisi per decadi a partire dal 1920, anno della prima Campionaria, sino al 2000 data che coincise con lo spostamento della Fiera da Milano a Rho.

A destra tre linee parallele mostrano in sequenza cronologica copertine di cataloghi, house organ, una selezione di grafiche e foto delle architetture che si sono succedute nel tempo.

A documentare come la Fiera sia stata un veicolo del prodotto italiano nel mondo concorrono più immagini nelle quali sfilano alcune delle personalità più importanti del ‘900.

In ambito religioso, Angelo Roncalli, Giovanni Battisti Montini e Ildelfonso Schuster, tra le teste coronate i reali di Spagna, Svezia e Monaco, per l’imprenditoria italiana Enrico Mattei e Giovanni Agnelli, proseguendo in ordine sparso Ingrid Bergman, Giuseppe Meazza, Evita Peron e Juan Manuel Fangio.

Altra importante sezione riguarda la decisione della Fiera, nel 1960, di trasformare il Palazzo delle Nazioni, costruito nel dopoguerra su progetto di Angelo Bianchetti e Cesare Pea, in Centro internazionale degli scambi al fine di accogliere gli uffici commerciali di tutte le nazioni presenti in Fiera.

Ogni paese aveva così a disposizione uno spazio dove gestire le proprie relazioni commerciali.

Nel decennio successivo, Palazzo Africa, inaugurato dal Presidente e poeta del Senegal Léopold Sédar Sengor alla presenza  del Ministro degli Esteri Aldo Moro, veniva destinato alla promozione di iniziative culturali legate al continente africano.

A chiudere la mostra è l’area dedicata alla digitalizzazione dell’Archivio Storico, che a tutt’oggi ha acquisito circa 90mila documenti, il cui scopo è la costruzione di un catalogo ordinato e ragionato.

La dimensione, se pur parziale, di tale patrimonio è documentata dal succedersi di immagini proiettate su grandi schermi quale straordinario e affascinante percorso che riguarda, in parte, anche la storia di ognuno di noi.

 

“Prospettiva. Viaggio negli archivi di Fondazione Milano” – La Triennale di Milano, Viale Alemagna 6. Fino al 20 gennaio 2019. Orario: martedì-domenica 10,30-20,30. Ingressi libero

 

Mauro Bianchini