Busto Arsizio – E’ nell’unione fra verità della parola e intensità delle immagini, che nascono le recenti opere di Luciano Bonetti, raccolte nella mostra “Parola di Presenze” allestita alla galleria Boragno.
L’artista varesino, dopo una pausa di riflessione che ha alimentato nuove ricerche e ispirazioni, torna sulla scena espositiva proponendo nuove tematiche concentrate sulla società.
Una realtà che interpreta popolata da figure sospese. Sono ombre, presenze e volti di chi ci circonda tra i quali è facile incontrare anche l’immagine di se stessi.
Come fantasmi, si muovono su sfondi che l’artista compone utilizzando carte di giornali e pagine di libri.
In questo modo Bonetti vuole evidenziare come un certo tipo di informazione, distorta e manipolata veicolata dai mass media, riesca a scatenare ansie e timori in una società già ricca di dubbi.
Nascono così prigioni mediatiche nelle quali gli uomini si muovono come comparse di un “gioco” creato da altri. Ecco dunque comparire su parole, notizie e fatti, figure e volti che emergono, si fanno notare, sovrastano quasi a voler richiamare l’attenzione dell’osservatore. L’artista, mosso dal desiderio e dalla necessità di verità e coerenza, interpreta queste figure con un linguaggio primitivo esaltato da colori forti e luminosi. Come voci fuori dal coro, vogliono farsi ascoltare…
La mostra, organizzata dal laboratorio creativo “The house of love“, nella sala espositiva di via Milano, rimarrà in calendario sino al 18 marzo e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Info: 393.9212717 info@lucianobonetti.com
E.Farioli