Monza – “Pasolini. Anima e Corpo” è la mostra in corso ai Musei Civici di via Teodolinda proposta in occasione del centenario della nascita del grande intellettuale.
L’esposizione, a cura di Elio Grazioli , raccoglie una selezione di scatti di Dino Pedriali, quaranta fotografie provenienti dalla collezione della Fondazione Luigi Rovati, risalenti all’ottobre 1975, che raccontano l’intima quotidianità del Pasolini scrittore e artista, tra le sue due case di Chia e Sabaudia.
Pedriali fu chiamato da Pasolini in persona per eseguire, in due sessioni di due giorni ciascuna, un servizio fotografico che, secondo il fotografo, Pasolini avrebbe voluto inserire in Petrolio, suo ultimo romanzo, uscito postumo. Lo scrittore non vide mai quelle fotografie: l’appuntamento per visionare i provini era previsto per il 2 novembre 1975, giorno in cui il suo corpo fu ritrovato al Lido di Ostia.
Le immagini mostrano, con struggente intensità, la vita dell’eclettico intellettuale immortalato in diversi momenti: mentre scrive, corregge, disegna, ma anche nelle sue passeggiate per le strade. Pasolini concede infine all’osservatore di entrare nell’intimità della propria stanza, dove viene fotografato nudo mettendo in scena una studiata sorpresa e fingendosi inconsapevole della presenza dell’occhio esterno, una situazione concertata fra lui e il fotografo, affinché gli scatti possano apparire “rubati”.
Il curatore della mostra, Elio Grazioli ha sottolineato… “Sono le ultime fotografie scattate a da un giovane ammiratore e già esperto e determinatissimo fotografo, ma soprattutto c’è la regia, proprio in senso cinematografico, dello scrittore che dirige il fotografo. Il risultato è uno strano incrocio tra realtà e finzione, tra esibizione e scavo, che cattura corpo e anima di Pasolini in un modo indiretto ma rivelatore. Quando poi su questa singolare situazione costruita si sa oggi che incombeva l’ombra della morte, ecco che la luce della vita acquista una magia imprevista.
La rassegna, realizzata dal Comune di Monza in collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati, alla cui collezione il corpus di fotografie appartiene, rimarrà in calendario sino al 4 settembre. Orari al pubblico: mercoledì 15-18; giovedì 15-18 / 20-23; venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13/15-18.
Note biografiche
Dino Pedriali (1950 – 2021) nasce a Roma e inizia a lavorare nel mondo dell’arte come assistente del gallerista torinese Anselmino. L’iniziazione alla fotografia arriverà grazie l’incontro con Man Ray, cui Pedriali farà da assistente durante il viaggio italiano all’inizio degli anni Settanta e che sarà suo maestro. Autore di famosi servizi fotografici a Giacomo Manzù, Giorgio De Chirico, Federico Zeri, Carol Rama, Alberto Moravia, Federico Fellini, Rudolf Nurejev, Andy Warhol, Man Ray, vincitore del Premio Terna nel 2005, Pedriali ha fatto del nudo maschile il suo genere d’elezione. Achille Bonito Oliva, nel 2009, ha omaggiato la carriera di Pedriali dedicandogli la copertina del volume La camera dello sguardo – Fotografi italiani.