Sulla tranquilla costa del Lago Maggiore, vi proponiamo un breve itinerario sul lungolago di Luino, luogo tranquillità e lontano dal frastuono cittadino. Durante il tragitto si incontra la chiesa della Madonna del Carmine. Fondata nel 1477 dal beato Jacopino da Luino, presenta aula unica, con volte ed archi a ogiva, e affreschi di scuola locale tra Tardogotico e primo Rinascimento (cappella affrescata della Redenzione, 1544 circa). Il raffinato portale in arenaria rossa reca le insegne dei Rusca, famiglia feudataria di Luino nel XV secolo. Pulpito e confessionali sono del 1687 circa, forse opera dell'intagliatore varesino Bernardino Castelli.
Nella centrale piazza Garibaldi svetta il Monumento all'Eroe di Alessandro Puttinati (1867) a ricordo dell'arrivo di Giuseppe Garibaldi il 15 agosto 1848, con l'intento di dirigersi verso Varese e operare una sollevazione di massa contro gli austriaci; si tratta del primo monumento dedicato a Garibaldi, eretto quando l'eroe dei due mondi era ancora vivente. Questa piazza è poi famosa per il mercato, che attira sempre molti visitatori. Nel 1541 Carlo V concesse il diritto di tenere un mercato quindicinale, in die Mercurij, alternato a quello di Maccagno. Nel 1755, gli austrici abolirono il mercato di Luino e lo concessero a Laveno. Solo nel 1786 il mercato venne ripristinato a Luino, e questa volta con cadenza settimanale.
Sul lato rivolto verso il lago è palazzo Verbania, sede del Civico Museo, che espone materiale paleontologico e archeologico, perlopiù da scavi effettuati sul territorio, e una nutrita collezione mineralogica.
Il vero simbolo della città di Luino è l'adiacente Chiesa dedicata a S. Giuseppe, che presenta un bel porticato d'ingresso che si apre su un erboso sagrato da cui si può godere del panorama naturale. Questa chiesa nasce per volere del conte Ruggero Marliani (1665-1666) che l'affidò a Gerolamo Quadrio, architetto milanese del XVII secolo già impegnato nella Fabbrica del Duomo. Sulla sua facciata, una curiosità: le due statue dei santi S. Giuseppe e S. Dionigi sono state volute dal conte Marliani che, senza alcuna remora, attribuì le origini della sua famiglia a questi che furono i primi vescovi di Milano. All'interno si segnalano l'organo seicentesco e le cantorie, nonché tele del XVII secolo.
Nell'adiacente Piazza della Libertà affacciano gli eleganti palazzi sette-ottocenteschi tra i quali spicca Palazzo Crivelli Serbelloni, sede del municipio, eretto dal 1775 dall'architetto Carlo Felice Soave.
Prima di ripartire è sempre bene rivolgersi verso il borgo, caratteristico per la sua irregolarità, che incorpora antiche residenze, case a corte e conventi; e ovviamente lasciar correre lo sguardo dalle sinuose insenature del lago alle verdeggianti creste delle montagne, fino a perdersi nel paesaggio delle valli all'orizzonte.