Il censimento riconosciuto – Regione Lombardia cofinanzia, in parte, il progetto di censimento delle sculture lignee realizzate tra il 1300 e il 1500 e conservate sul territorio attuale del varesotto. Manca ancora la conferma ufficiale, la pubblicazione della delibera del consiglio regionale, ma l'approvazione al finanziamento, inserito in contesto più ampio di supporti economici del Pirellone a progetti museali lombardi, è scontata: positivo, in questo senso, l'esito della 7° Commissione Cultura, riunitasi recentemente. La notizia è importante non tanto per l'entità del contributo erogato, si parla di 4.500 euro – a fronte di un progetto complessivo stimato intorno ai 12 mila euro previsti da Palazzo Estense – quanto perché è stata riconosciuta validità scientifica ad un lavoro che era stato fissato nel suo perimetro di massima già alcuni anni fa e che prevedeva all'origine, non solo la catalogazione del patrimonio sacro ligneo diffuso per la provincia, ma anche una ipotesi di mostra al Castello di Masnago, da realizzare, se fosse stato possibile, all'interno delle celebrazioni per il Quattrocentesimo anno del Sacro Monte nonchè di un catalogo documentario.
Gli studi in corso – Non è stato così. Il progetto iniziale non ha trovato quegli sbocchi previsti. il finanziamento regionale accordato oggi sulla base di una richiesta specifica firmata nel marzo scorso ancora dell'ex direttore dei Musei Civici Alberto Pedroli, garantisce quel po' di ossigeno alle investigazioni sul territorio che, in ogni caso, gli studiosi Alberto Bertoni, Raffaella Ganna, Paola Viotto, Francesca Debolini, coadiuvati dall'ispettrice di zona della Soprintendenza Isabella Marelli, hanno condotto sin qui. Rilevare, fotografare, portare in evidenza il patrimonio ligneo tardo medievale e rinascimentale, spesso disperso e nascosto in pievi e piccole chiese della provincia, con quell'epicentro naturale che è la fioritura in epoca sforzesca di cui il Sacro Monte stesso offre importanti tracce.
Il SiMarch chiede aiuto – Complessivamente la commissione cultura ha impegnato una cifra di circa un milione euro per progetti legati alla valorizzazione dei musei del territorio a fronte di una richiesta proveniente dalle singole realtà locali di quasi 5 milioni di euro. Anche il SiMarch, il sistema museale archeologico varesino, ha beneficiato di erogazioni regionali. Il progetto, "Valorizzazione integrata del patrimonio museale del sistema con le risorse monumentali, ambientali e culturali del territorio", che in sede di commissione ha ottenuto finanziamenti per 9.500 euro, mira creare le condizioni per migliorare la fruibilità, la gestione e la visibilità delle risorse culturali locali coinvolgendo le energie dei musei archelogici di Varese, Sesto Calende, Arsago Seprio, il Museo degli Studi Patrii di Gallarate e quello di Angera
Gli altri – Quanto agli altri beneficiari, lo stesso Museo di Angera dovrebbe ricevere circa 12 mila euro per il riallestimento del percorso espositivo; la Gam di Gallarate ne ottiene 9 mila per un progetto di restauro delle collezioni; Busto Arsizio, 5 mila, legati al progetto Est. A Villa Cagnola di Gazzada dovrebbero andare 6 mila euro per la realizzazione di un nuovo impianto di controllo del microclima interno alle sale; finanziati anche i restauri dei gessi di Buzzi richiesti dal Museo Butti di Viggiù, quelli di alcuni ambienti di Villa Della Porta Bozzolo, di nove disegni di Flaminio Bertoni che riceve 2 mila euro da Milano. Anche la Fondazione Coe, che gestisce il Museo Gianetti di Saronno, ottiene 5.500 euro per il riallestimento del deposito e del percorso espositivo delle sue ceramiche.