La pittura di Antonio Pedretti configura nel panorama contemporaneo un'espressione particolare e di forte personalità. La lettura stessa del suo percorso artistico evidenzia una lunga linea di continuità e lucida coerenza di pensiero e di linguaggio. L'estrazione figurativa di Pedretti, la sua adesione all'immagine reale nel rapporto profondo con la natura, non si affievoliscono mai, nemmeno là dove l'accelerazione della sintesi traduce la visione nell'immediatezza della sensazione. Segno e colore, spronati nella gestualità di una pittura emotiva, accendono uno spartito di suggestione senza indulgere alla descrizione del soggetto.
Nell'immagine della natura proposta da Pedretti, nell'autenticità pulsante come improvvisa rivelazione, risuonano evocazione e memoria, realtà e proiezione intima, definizione e vaghezza di comune appartenenza. Il luogo non ha nome, eppure è vero come il ricordo di un sogno. I territori della natura divengono spazio dell'animo e in quella inquadratura agisce la libertà interpretativa dell'osservatore.
Il fondamento espressivo di Pedretti e la sua poetica, benché strettamente ancorati alla più luminosa tradizione italiana, assumono il significato di specchio dell'attualità e divengono strumento utile per accostarsi all'arte del nostro tempo, per assumere confidenza di frequentazione e comprendere come l'epoca contemporanea sia contrassegnata dagli elementi soggettivi in luogo della descrizione narrativa o simbolica che ha caratterizzato il corso dei secoli.
Antonio Pedretti
"Territori dell'essere"
Fino al 29 aprile
Palazzo del Broletto, Como
Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00