Due totem – Si è aperta, sabato scorso, la terza edizione del Saronno Fotofestival (9-24 giugno), la rassegna organizzata dal Gruppo Fotoamatori Saronnesi, in collaborazione con la Fiaf nazionale, il comune di Saronno e la Provincia, all'insegna di due fari illuminanti della fotografia italiana del dopoguerra: Pepi Merisio e Uliano Lucas.
Per antiche strade – Merisio ha tenuto a battesimo la festa, presentando in Villa Gianetti, la sua mostra "Per le antiche strade", frutto di un libro pubblicato qualche anno fa, dedicato tanto ai luoghi della sua infanzia la bergamasca, ma che diventa a tutti gli efetti un viaggio nella memoria nella vecchia Italia, sbiadita, commovente, ruggente di ingenuità.
Temi intimi – "Sembrerà strano che, nella mia lunga fatica di fotografo, mi siano rimasti evidenti nella memoria non tanto alcuni "reportages" internazionali, quanto alcuni temi intimi, legati alla mia terra, quasi affettuoso ricordo di cose o di uomini. Tanti ambienti che non ci sono più, tanto lavoro che ora non c'è più e tanta fatica ora trasformata in benessere per i figli".
Premi e riconoscimenti – In queste righe c'è la filosofia del lavoro di Merisio, nativo di Caravaggio nel 1931, premiato come Artiste dalla Federazione Internazionale AFIAP, una lunga militanza nella redazione del Touring Club, e con altri editori importanti: una lunga carriera culminata, tra gli altri riconoscimenti, con la nomina di Maestro della Fotografia nel 1988, per decisione della FIAF.
La vita è nient'altro – Se Merisio ha battezzato, la presenza di Uliano Lucas, un altro nome imprescindibile della fotografia e della comunicazione visiva nel campo editoriale, sarà l'altro appuntamento attorno a cui, oltre alle altre 9 mostre allocate in varie sedi cittadine, ruota il Saronno Fotofestival.
L'appuntamento è per venerdì 22 giugno, presso il collegio Arivescovile, alle ore 21, con "La vita e nient'altro", volume uscito nel 2004 in cui il maestro del fotoreportage ha raccolto 130 immagini tratte dal suo immenso archivio di viaggiatore.
Archivio del mondo – Immagini di cronaca, scattate in Eritrea come in Mozambico, o Sarajevo, scattate in strada, nei luoghi domestici, in quelli ufficiali e istituzionali, immagini di scontri e di costruzione di pace, immagini che sempre hanno coinvolto profondamente l'occhio, lo sguardo, la mente del fotografo. Che sarà presente, proiettandone alcune, spiegandole, illustrandole, aperto e disponibile al confronto con il pubblico.
Altri appuntamenti – Nel mezzo, si diceva, altre mostre, incontri con proiezioni e uno stage fotografico allestito al teatro Giuditta Pasta, previsto per domenica 24 giugno, dal titolo "Sarà un fiore?" Nella stessa data si terrà anche lettura e valutazione dei lavori che parteciperanno al progetto "Immagini del Gusto " lanciato dalla FIAF e l'incontro con G. Tani, presidente d'Onore F.I.A.F. che commenterà la propria mostra, Acropolis, allestita in Sala Nevera.
Il programma della manifestazione è consultabile all'indirizzo: www.gfasaronno.it/