Giovedì 6 marzo Luisa Cozzi ospita a Poetando l’autore piemontese Raffaele Floris
Raffele Floris è di Pontecurone in provincia di Alessandria; ha pubblicato alcuni libri di poesia: Il tempo è slavina (Lo Faro 1991); L’ultima chiusa (Joker 2007); Mattoni a vista (puntoacapo 2017); Senza margini d’azzurro (ivi 2019); La macchina del tempo, (ivi 2022); Quando Pippo volava (ivi 2025); Pansele în păhar. Viole nel bicchiere, quindici poesie tradotte in lingua rumena (Cosmopoli ed. 2023). Inoltre è incluso nell’Antologia della poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (puntoacapo 2012) e nell’Antologia della poesia in provincia di Alessandria (ivi 2014), nell’Antologia di micronarrativa In poche parole (ivi 2023) e in vari blog e riviste letterarie online.
Nella chiacchierata con Luisa Cozzi, Floris ci porterà all’interno della sua ultima pubblicazione nel cui titolo è compresa una parola, che poi è il soprannome con quale le popolazioni del nord Italia individuavano gli aerei inglesi, temutissime durante i loro terribili bombardamenti: Pippo
Dalla prefazione di Paolo Pera a Quando Pippo volava si legge: Nell’operazione di Floris non si scorge nulla di completamente tragico quali gli addii di chi sta per andare al muro, bensì ritorni sperati all’amato, patrio e natìo suolo, lettere alla fidanzata e simili, quindi sempre una nostalgia che tradisce la fusione tra i due dedicatari tipo delle affettuosità: un desiderio del luogo abbandonato che è riconosciuto come origine, come l’età dell’innocenza messa purtroppo in sospensione. Di fatto, la casa lontana insieme all’amata che attende il ritorno (l’attesa quale metafora dell’amore puro e, in qualche modo, della fede: è amato chi è atteso) rappresentano un Eden simbolico da cui il combattente è reciso per fatalità, ma che vuole riguadagnare dedicando parole di tenerezza che, “tradotte” e/o “tradite” da Floris, acquistano la potenza della lirica più grande”.
Per approfondire i contenuti ed ascoltare alcune poesie l’appuntamento in TV è per le 19,45 su Rete55, il 6 marzo