Il gusto dell’arte, raccolto da un maestro del calibro di Roberto Longhi e trasmesso ai suoi studenti di liceo, il piacere del cinema, conosciuto a fondo da critico, e l’amore per la poesia, praticata con risultati di rilievo, sono stati trasmessi da Attilio Bertolucci (1911-2000), autore di Sirio (1929), Capanna indiana (1951), Viaggio d’inverno (1971) e del romanzo in versi La camera da letto (I, 1984; II, 1988), ai figli Bernardo (1941-2018) e Giuseppe (1947-2012). Senza il poeta Attilio non ci sarebbero stati i registi Bernardo e Giuseppe. Filippo Brusa ne parla con il giornalista e critico cinematografico Matteo Inzaghi a Poetando.