Busto Arsizio capitale nazionale della cultura e dell’arte fino al sette luglio. Proprio in questi giorni è visibile, infatti, la collettiva della Terza edizione del Premio Arte Carlo Farioli, nelle sale di Palazzo Cicogna. La mostra intitolata “Trame dell’immaginario: segni, forme e cromie”, è stata organizzata dall’Associazione culturale intitolata all’artista bustocco e quest’anno ha registrato più di centocinquantacinque partecipanti provenienti da tutta Italia.
Elisabetta Farioli – Presidente dell’Associazione – racconta come nasce il Premio:
«è un premio che nasce nel 2017 perché volevo ricordare mio padre, il quale è mancato nel 2013. Lo volevo far rivivere con la sua arte e ho fondato questa associazione con mio fratello e suoi amici, nel suo studio dove ha sempre lavorato. Quest’anno siamo oltre i centocinquantacinque, adesso non è questione di numeri ma è questione che essendo il Premio Nazionale per noi è una grandissima soddisfazione. Significa che Busto è capitale in questo caso di un momento importante della città».
Manuela Maffioli – Assessore alla cultura di Busto Arsizio – aggiunge:
«il che significa portare Busto nel mondo ed il mondo a Busto. Ma portare Busto nel mondo attraverso la cultura. Questo è il dato significativo, la nostra città si sta sempre più connotando al di fuori dai propri confini geografici anche per la capacità di produrre cultura».
Il vincitore del Premio con “Aperture orientali” è Emiliano Antonetti:
«le trame sono sempre una mia prerogativa. Per cui con la traccia che il premio farioli quest’anno invitava ad esplorare, mi sentivo proprio portato e devo dire che questo dipinto l’ho iniziato ancora prima che la traccia uscisse e si sposava, proprio andava benissimo con la traccia».
Daniela Gulino