Quelli che… – Anche quest'anno c'è chi ci riprova. Finalisti lo scorso anno, finalisti anche nell'odierna edizione, la settima, del concorso indetto dalla Galleria Ghiggini dedicato all'arte giovane. Cosimo Caiffa, Emanuele Dottori, Giorgio Salvato vengono confermati anche quest'anno tra i dodici prescelti così come era successo nel 2007. Allora il trionfatore a mani basse del concorso fu il talentuoso Federico Romero Bayter, mezzo colombiano, mezzo genovese, una fidanzata però a Varese, galeotta, che indicò la strada della Ghiggini e bene gli disse.
Giuria rinnovata – A contrastare questa vaga impressione di deja vù, quest'anno il premio si è in parte rivoluzionato: a partire dalla giuria. Del nucleo storico si sono fatti da parte lo stesso titolare della galleria, la direttrice della Gam di Gallarate, Emma Zanella, Giuseppe Curonici e Luigi Piatti, confermati però nel comitato promotore. Subentrati al loro posto Anna Bernardini, direttrice di Villa Panza, l'art director Paolo Zanzi e la giornalista Licia Spagnesi che, dalle pagine del mensile Arte può garantire, oltre alla competenza di giurata guadagnata sul campo del Premio Cairo Mondadori, una rinnovata freschezza mediatica all'iniziativa di Ghiggini. Aumenta anche il numero dei collaboratori: oggi in totale sono ben quattro a gravitare intorno alla logistica del Premio Artegiovani.
Suggerimenti – Un premio che potrebbe anche cercare nuove strade rispetto a quelle già consolidate. Allargarsi ulteriormente oltre i confini insubrici; fare una più attenta selezione in partenza, magari pensando ad un concorso ad inviti, andando ad inviduare tramite i giurati figure di giovani già robusti di mestiere e di originalità; pensando forse ad un tema vincolante, forse anche ad edizioni dal taglio specifico, riservate al disegno piuttosto che al video d'artista. Trovare cioè quella combinazione di flessibilità e originalità che, per dirne uno, ha fatto la grandezza di un premio storico come quello di Gallarate.
Il perimetro – Detto dei 'ritornanti', in merito agli altri giovani spicca il fatto che forse per la prima volta Varese e provincia siano poco rappresentate: il fotografo Filippo Piantanida del duo Realismo Cubonautica e Elisa Rossini, selezionati tra circa una decina di giovani artisti locali. Dal Canton Ticino, a cui pure il Premio è rivolto, solo due le adesioni, e nessuno selezionato. Il grosso dei 52 partecipanti arriva dall'area milanese; tra i prescelti
anche artisti da Como, da Monza e da Desio. Il Premio cresce nel suo perimetro anche se gli iscritti complessivi rimangono sostanzialmente stabili rispetto alle edizioni precedenti. Dodici gli artisti scelti quest'anno, più degli anni scorsi e anche questo significa la volontà di allargare il campo dei partecipanti, in un'ottica di non feroce selezione. Erano dieci tre anni fa, undici l'anno scorso.
Quelli che…secondo noi – Gli esiti delle selezioni tuttavia riproducono tutto sommato un quadro sostanzialmente fedele a quanto visto negli anni scorsi. Dottori rimane un bravissimo interprete di un'arte con evidente vocazione architetturale e tra i favoriti per la vittoria finale, insieme al duo Realismo Cubonautica, lucidi nella loro arte di spiazzamento e nel presentarsi spavaldamente emuli delle avanguardie; gli altri under trenta segnano un po' il passo. Soprattutto nella pittura non emergono sostanziali novità, se non nella ricercata sintesi su carta fotografica di Maria Paola Grifone. Per il vincitore, dichiarato il 29 marzo, dopo la valutazione di una giuria 'popolare', una personale in Galleria Ghiggini. Per un altro finalista, scelto dal comitato promotore, la ormai tradizionale mostra al Punto Oberdan di Castelseprio.