Natale al Museo – Scopriamo assieme due natività che meritano di stare all'interno di una istituzione come il Bodini di Gemonio, realizzate, come da tradizione, con materiali poveri ma capaci di muovere la coscienza e i pensieri di chi li osserva.
La prima ha come sfondo la Tailandia e – tramite un gioco di specchi – mostra contemporaneamente due facce della medaglia di quel paese asiatico, meta di turismo che spesso diventa a sfondo sessuale, con prostituzione e sfruttamento del lavoro minorile.
Tutti i personaggi sono realizzati con sassi dipinti ad acrilico e riempiono la scena di un mondo colorato e disordinato, brulicante di vita.
Nascere in una discarica-Ugualmente affascinante è l'altro presepe, in cui la Sacra Famiglia è adagiata all'interno di una discarica, tra croste di pizza e topolini.
Tutti i personaggi sono realizzati con materiale di scarto, la capanna che copre i tre protagonisti è un ombrello rotto aperto sopra di loro.
Non mancano i personaggi che respirano colla dai sacchetti e quelli che scavano tra i rifiuti.I due lavori sono un esempio interessante che rilegge lo stile tradizionale di costruire presepi, cercando di dimostrare come la nascita del Salvatore arrivi in tutti i posti del mondo.
E soprattutto sia importante per i luoghi in cui la vita è più difficile, in cui il senso della parola speranza deve risultare ancora più forte e sensato, rispetto nell'ormai benestante Occidente così poco attento alla sua immensa ricchezza e fortuna.