Non solo Arte – "Il Museo di Gemonio, intitolato a Floriano Bodini, rappresenta innanzitutto un gesto forte di reponsabilità civile". A parlarci in questi termini è Enrico Crispolti, noto critico e storico dell'arte che ha persanalmente conosciuto lo scultore nato a Gemonio nel 1933 e ha curato l'ampia rassegna dal poetico titolo: "Il segno dell'anima nell'arte di Bodini". "Il presupposto dell'omaggio a questo grande artista – spiega Crispolti – è il legame con il territorio che lega Bodini all'orizzonte prealpino. Questo grande autore, infatti, ha raggiunto tappe importanti e oggi molte suo opere sono conservate nelle più celebri e rappresentative collezioni d'arte del mondo. Ma Bodini è partito ed è sempre tornato alle sue origini. Ha sempre tenuto un canale preferenziale di dialogo con l'ambiente di Varese. Nel 1999 si è aperto a Gemonio il Museo Civico che porta il suo nome quando ancora lui era vivo (Bodini, infatti, muore a Milano il 2 luglio 2005)".
Lettura emozionale – E il maestro, oggi riconosciuto a livello internazionale, nasce artisticamente nelle aule dell'Accademia di Brera intorno agli anni '50, studiando con lo scultore Francesco Messina ed aderisce al movimento artistico del realismo esistenziale, con opere ricche di vigore drammatico e comunicativo. Ma sarà tra i pochissimi artisti della generazione degli anni Trenta, a praticare la ritrattistica. Quest'ultima, così come i temi sacri, ci vengono restituiti in un percorso che non pretende di offrire l'ennesima lettura onnicomprensiva dell'opera di Bodini, ma più semplicemente e genuinamente, di guidare ad una scoperta emozionale ed emozionante, coinvolgente e autentica di questo grande maestro della nostra terra.
"La mostra – prosegue Crispolti – ha il grande merito e pregio di portare all'attenzione del pubblico tutti i principali temi dell'arte di Bodini. Sto parlando di mostra, ma per essere più corretto dovrei parlare di mostre, visto che sono molte le iniziative che Varese e l'Associazione Amici di Piero Chiara hanno messo in pista per ricordare Bodini. In particolare, vorrei porre l'accento sul percorso alla scoperta delle opere permanentemente visibili in diverse località della Provincia. È un'idea molto semplice e al contempo molto importante per una vera e piena valorizzazione dell'opera della scultura di Floriano Bodini".