![Un'opera di Marta De Menezes](/wp-content/uploads/2017/07/2df25dbbf067b95bad29fdecdc983bec.jpg)
In occasione del Salone del Mobile, manifestazione giunta al suo cinquantesimo, è stato organizzato un grande evento collaterale, dedicato ad opere d'arte che guardano al futuro, ispirandosi alle più recenti e innovative scoperte scientifico-tecnologiche.
Questo ambizioso progetto culturale è stato intitolato "Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime", ed è stato ideato e curato da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti. La mostra si compone di un padiglione, dalla forma curiosa simile ad una molecola, suddiviso in 8 stanze, ognuna delle quali accoglie delle avveniristiche opere d'arte originate dalla scienza, intesa appunto quale "musa ispiratrice" e quale motore capace di dare l'impulso primario per creare originali opere sonore, visive, architettoniche e di arti industriali.
La volontà che muove questa esposizione è quella di mostrare come i principia nel contemporaneo si siano moltiplicati e attraversino tutti i sensi della percezione umana. Alle otto stanze di "Principia" si accede attraverso uno spazio introduttivo che evidenzia i rapporti della produzione delle arti storiche con i principi matematici, geometrici, ottici, magnetici, elettrici ed elettronici che hanno caratterizzato la storia dell'arte.
La mostra offre anche un interessante parallelo con le
![Robotlab](/wp-content/uploads/2017/07/e33582208949cf72469abec31fdc0ae1.jpg)
storiche figure del passato, facendo notare come anche nel loro caso accadeva spesso che nuove opere d'arte nascessero in concomitanza con nuove scoperte scientifiche: ad esempio, Giotto entrò in rapporto con il principio del punto luce, che donò tridimensionalità alle figure; Brunelleschi e Leonardo scoprirono il principio del punto di fuga e la prospettiva; Canaletto e Guardi sfruttarono il principio della camera oscura, reso poi nelle loro straordinarie vedute; arrivando poi al caleotipo e dagherrotipo con la fotografia di Nadar; e ancora, si può pensare all'Impressionismo, al principio della sequenza di figure, alle animazioni ottiche, al Futurismo e al Dadaismo che hanno portato al cinema, o al Rotorilievo di Duchamp e Man Ray da cui il principio della visione e l'Optical Art o, infine, a Tinguely con il principio del caos meccanico. Tutti questi esempi evidenziano quanto la scienza possa farsi principio che influenza l'arte e dare origine a nuove forme di espressione artistica.
Tutto ciò accade naturalmente anche ai giorni nostri, e questo padiglione vuole essere proprio l'emblema più rappresentativo di come gli artisti d'oggi possano utilizzare i nuovi principia per esprimere la propria arte. Fra i nomi chiamati ad esporre troviamo Marina Abramovic, Carlo Bernardini, Ludovico Einaudi, Marta de Menezes, Luca Pozzi, Karin Sander, e Pablo Valbuena.
Nelle stanze di questa mostra si potranno trovare perciò trovare opere di robotica, come Robotlab Autoportrait: un robot interattivo che, pennarello "in mano", con abilità e precisione è in grado di disegnare su una lavagna
![Valbuena](/wp-content/uploads/2017/07/cb1d3f1b6dd673af67f802055b62cad8.jpg)
bianca un ritratto dei visitatori che lo desiderano, esibendolo poi con orgoglio a tutti prima di cancellarlo e ricominciare con un altro soggetto.
Ci sono anche le nano tecnologie, con sculture infinitamente piccole, tali da essere visibili solo al microscopio; e artisti come Carlo Bernardini che lavorano con il neon creando opere attraverso i principi delle alte frequenze per trasmettere elettricità senza fili. Tom Shannon, invece, sfrutta i principi che sfidano la forza di gravità per far levitare elettromagneticamente le sue opere, Aeros e Twins.
Per un'immersione nella musica, è poi presente una stanza con i più moderni ritrovati tecnologici nel campo dell'acustica, dove è possibile godere l'intensa esperienza del suono spazializzato 3D; mentre in un'altra stanza è invece la luce a farsi 3D, attraverso uno speciale sistema di proiezioni su sculture, dove l'artista Pablo Valbuena, fondendo mirabilmente scultura e proiezione digitale, riesce a rendere l'effetto di una luce plastica e tangibile.
Questi sono soltanto alcuni esempi di ciò che è possibile trovare nel padiglione "molecolare" di Principia, dove la scienza si fa arte, e l'innovazione tecnologica incontra lo stupore estetico.
Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime
Milano, Piazza Duomo
Dal 12 aprile al 1 maggio 2011
Orari: 12 – 17 aprile, dalle 10.00 alle 23.00
18 aprile – 1 maggio, dalle 10.00 alle 20.00, giovedì fino alle 23.00
Area Comunicazione: Diomedea
Milano, Via Biondelli, 9
Info.: 02 89546251 – 02 8466743
www.diomedea.it