Undici luglio 1979, Giorgio Ambrosoli avvocato milanese incaricato della liquidazione della Banca Privata Italiana e altre attività del banchiere Michele Sindona è ucciso da un sicario lasciando tre figli e la vedova Anna Lorenza Gorla. Nei cinque anni precedenti ha ricomposto e indagato circa l’intrico finanziario, le clientele e le collusioni politiche del Banchiere Siciliano. La sua attività ispirata dalla consapevolezza del Servizio Civile, caratterizzata da alto rigore morale, si protrae precisa ed efficace nonostante, minacce, intimidazioni e vessazioni soprattutto dagli ambienti politici e mafiosi. La sua Figura Morale di Cittadino giganteggia nel quotidiano corrente caratterizzato, in parte, da scolorite, se non squallide, realtà politico amministrative. Giorgio Ambrosoli, è ricordato, nel 1991, da Corrado Stajano in “Un Eroe Borghese” (Einaudi) da cui l’omonimo film, nel 1995, di Michele Placido. Il figlio, Umberto Ambrosoli, in occasione del trentennale della morte (2009), pubblica una minuziosa ricostruzione di tutta l’articolata, complessa vicenda senza indulgere nell’indicare responsabilità e colpevoli assenze pur non tralasciando teneri risvolti affettivi. Pubblicazioni e film che dovrebbero essere consigliati e mostrati nelle scuole superiori e in ambienti istituzionali ove il ritratto di Giorgio Ambrosoli ben starebbe accanto a quello del Presidente della Repubblica. Non stupisca se, parlando di Giorgio Ambrosoli con chi, mediamente informato, ha vissuto e seguito quegli eventi, compaia un moto d’ emozione.
“Qualunque cosa succeda” di Umberto Ambrosoli prefazione di Carlo Azelio Ciampi
SIRONI editore pagg 348 Euro 17,00
Mario Ferdeghini