È una vera, affascinate, ineguagliabile "anomalia". Forse così si potrebbe definire Arcumeggia, un baluardo culturale, una vera preziosità d'arte, una meraviglia dipinta in ogni suo angolo che, nel passato seppe attirare volti noti dello star system nazionale come Marcello Mastroianni.
L'arte di Alfio Paolo Graziani non poteva scegliere location migliore per una grande ed importante retrospettiva. Sabato 3 luglio, apre la mostra dedicata ad uno dei protagonisti del Novecento nostrano. E non solo, giacchè Graziani si fece largo anche nelle collettive in laguna, a Roma e in molte capitali europee. Così Arcumeggia ospita e ringrazia, con una mostra che, nella bibliografia in catalogo, conta firme autorevoli come Rossana Bossaglia, Luciano Caramel e molti altri.
L'anno che verrà – E sono ben oltre settanta le tele, per lo più inedite che ripercorrono tutti i soggetti – accorati o scanzonati – dell'autore, in occasione del 110° anniversario della nascita. La rassegna, allestita alla Casa del Pittore e alla Sangalleria, è curata da Luigi Barion che per tutto l'anno ha letteralmente smosso mari e monti per ricordare il maestro dei colori che grazie a queste esposizioni diventa vero e proprio "genius loci" di Arcumeggia. "Spesso – spiega Barion – i protagonisti delle sue tele sono i giocolieri, le fiere, la cuccagna, insomma la gioia genuina della vita di un tempo. In mostra anche un piccolo cimelio, un quadretto che il Graziani eseguì a soli otto anni. E poi un'ampia
carrellata che ripercorre tutti i formati e le tecniche, dal carboncino all'olio, al disegno a matita".
L'attenzione nell'ascolto – "Un vero gentiluomo – commenta Federica Lucchini che ebbe il privilegio di poter scambiare lunghe chiacchierate con il pittore. Poneva ascolto in ogni conversazione e molta attenzione nei confronti delle persone che incontrava e dei soggetti che rappresentava nelle sue opere. È riuscito a dare dignità a tutte le semplici cose che ha dipinto, ai campanari del paese, alle cipolle lasciate sul tavolo, alla famigliola seduta ai giardinetti".
"L'opera di Graziani sfugge ad ogni inquadramento critico – aveva scritto di lui Gian Franco Maffina nel volume '35 artisti varesini', del 1970 – essa è una voce da solista che emerge dal coro ed è una voce suadente, educata alle regole, non acuta ma penetrante, perchè giunge senza mediazioni culturali alle regioni più profonde del nostro sentimento ". La mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 5 settembre, è nata anche grazie alla collaborazione e al patrocinio di Regione Lombardia, dell'Università Cattolica di Milano, della Provincia di Varese, dei Comuni coinvolti e di non poche aziende private.
"L'orizzonte estetico di Alfio Paolo Graziani"
Sangalleria e Bottega del Pittore, Arcumeggia (Va)
Fino al 5 settembre 2010
Orari: giovedì dalle ore 15,00 alle 18,00 – sabato e festivi dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00.
Presso la sede della mostra è disponibile il catalogo.