20 anni fa, il 20 novembre del 1997, fa è stato posizionato in via Albuzzi il Totem in bronzo realizzato da Vittorio Tavernari per volontà dell’Amministrazione Comunale dell’epoca, in sinergia con la famiglia dell’artista. L’opera dello scultore – che ha un ruolo importante nella Storia della scultura del Novecento – è da allora parte del tessuto urbano di Varese.

Con la collaborazione di Carla Tavernarifiglia di Vittorio e oggi curatrice dell’Archivio dell’autore, sono stati esposti in via Albuzzi disegni, fotografie e un video relativi al posizionamento della scultura nel 1997.

L’evento “VITTORIO TAVERNARI. TOTEM 1997-2017” si è aperto con l’incontro “Immagini e ricordi intorno al Totem”, coordinato dal giornalista Mario Chiodetti.
Secondo Chiodetti un’opera d’arte diventa parte della città con gli anni, con lo scorrere del tempo. Inizialmente la sua presenza ha un impatto positivo soprattutto per chi ama l’arte; ci vuole un pò di tempo perché diventi un amico, come una persona che si conosce. Si sa che è in quel luogo e che lì si può incontrare.
Il Totem di Vittorio Tavernari è ormai parte del tessuto urbano, è per noi come una casa o un monumento. Nell’incontro legato al ricordo della collocazione del Totem si è parlato dell’opera, ma anche del personaggio Tavernari e di cosa abbia lasciato alla nostra città e al mondo. Perché Tavernari è un artista internazionale. Ha esposto a Parigi, al Museo Rodin, e sono state allestite delle sue mostre personali anche a Varese, Rimini, Prato, Chiasso, Torino e Lucca. Le sue sculture sono presenti in importanti musei in Italia (Milano, Bologna, Roma, Palermo, Matera, Città del Vaticano) e all’estero (San Paolo del Brasile, New York, Bellinzona). E’ un autore di cui Varese deve andare fiera”. Carla Tavernari, figlia dello scultore e responsabile del suo Archivio storico a Varese, ha voluto organizzare un evento di ricordo raccogliendo alcuni amici di Tavernari: scultori, pittori e anche suoi allievi. “Abbiamo ricostruito insieme la vita dell’artista – continua Chiodetti – ricordando quanto abbia seminato nel corso della sua carriera, anche attraverso gli artisti che hanno portato avanti il suo insegnamento. Erano infatti presenti, tra gli altri, la pittrice Maria Letizia Palamà, gli scultori Paolo Borghi e Ignazio Campagna e il pittore Aldo Ambrosini. Tutti artisti che gli sono stati vicini. Non poteva mancare, inoltre, Giorgio Robustelli, proprietario delle Fornaci di Cunardo, che Tavernari frequentava molto spesso. Robustelli ci ha offerto un ricordo “in presa diretta”. E’ stato come essere in un salotto, dove ciascuno ha fatto il proprio intervento, portando il suo ricordo di Tavernari.Documentazione dedicata al Totem in esposizione fino al 26 novembre 2017
Orario: venerdì, sabato e domenica 10-12.30/16-19
Maggiori informazioni: www.vittoriotavernari.it
GHIGGINI 1822 – Galleria d’arte – via Albuzzi 17 – Varese – galleria@ghiggini.it – www.ghiggini.it

Chiara Ambrosioni