Ora sono i Totem – "Il totem è un elemento formale molto amato per cui non esiste un riferimento specifico, una forma predefinita. Risulta l'elemento più astratto e aniconico caratterizzato da forti tensioni formali e didattiche" spiega Daniele Astrologo Abadal direttore del museo e curatore della mostra TOTEM FORMA SIMBOLO aperta al Museo Floriano Bodini di Gemonio, fino al 16 gennaio. Una trentina di pezzi tra scultura, disegni e opere pittoriche ricercate nella produzione artistica di personaggi attivi nello scenario del secondo dopo guerra. L'essenzialità, la crudeltà e l'indagine marcata sulla materia è dettata certamente dalla situazione esistenziale vissuta in prima persona.
Lontananza dall'uomo – "Un'essenza extra umana, un elemento ispirato alla natura ed ai suoi elementi, terra, acqua, fuoco. Il totem da sempre e per qualsiasi tradizione e cultura racchiude un qualcosa di misterioso", prosegue Astrologo. Così nelle opere degli artisti in
mostra si leggono forme espressive molto differenti tra loro, legate a tradizioni e strade di crescita personali. Le sculture di Aberto Ghinzani nella prima sala della mostra, ben si prestano a questa lettura della materia, con un legame preciso con la le vicende biografiche dell'autore: "Sono suggestive le immagini fotografiche che ritraggono queste Stele che spiccano verticalmente rompendo la linearità del paesaggio piatto della Valle Lomellina, la terra d'origine dell'artista", precisa il curatore.
Dialogo nel tempo – Ad attrarre l'attenzione del visitatore all'inizio del percorso espositivo è l'opera di Arnaldo Pomodoro Stele (colonna del viaggiatore) del 1959 proveniente dal Museo Bonzagni di Cento. Brevi letture orizzontali come le pagine di un antico libro, coinvolgono lo spettatore, interrogandolo sull'origine di tale scrittura, forse proveniente da una realtà ultraterrena o di qualche cultura lontana, come potrebbe invece derivare dal segno del tempo sulla materia. In dialogo con questa le opere di Umberto Milani, sia Presenze del 1960 proveniente dal Museo della Permanente di Milano, che le opere pittoriche dello stesso periodo molto rappresentative del personaggio.
bronzo (ph. R. Molinari)
Pesanti e leggeri – "Dal Museo MAGI di Pieve di Cento provengono l'opera più leggera e quella più pesante della mostra", ricorda sorridendo Aatrologo. Si tratta dell'opera marmorea Torso del 1948 di Alberto Viani e Alberello del 1965 di Fausto Melotti.
Secondo precisa volontà – "Gli autori scelti per la collettiva non sempre dichiaratamente hanno realizzato queste opere pensando alla forma totemica, ma a seconda di elementi formali presenti li ho selezionati per questa mostra – spiega Astrologo – tra loro Mirko Basaldella è tra i pochi che hanno intitolato l'opera Totem".
Fino a noi – Spiccano nel percorso della mostra, per originalità, le opere di Giuseppe Locati datate 2005-2006, nate con materiali nuovi o di riciclo, ottone e metalli tagliati e incastrati con nuovi sistemi dando vita a forme leggere come vele, dai colori vivaci e ben calcolati. Chiude l'esposizione una saletta dedicata ad Anselmo Francesconi, anch'esso presente con sculture e pitture, in grado di creare un dialogo intimo con il visitatore.
TOTEM FORMA SIMBOLO
fino al 16 gennaio 2011
Museo Civico Floriano Bodini
Via Marsala, 11 Gemonio (VA)
tel. 0332 604276
Orari: sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.30
Catalogo Umberto Allemandi Editore
testo di Daniele Astrologo Abadal
www.amicimuseobodini.com
www.totemformasimbolo.com