Viale, che sacrificò la sua vita nel naufragio
del vapore America (Costanera Sur, Argentina)
"Uomo magnanimo e generoso, sacrificò la sua vita nel naufragio del vapore "America", nelle acque del Rio de La Plata. Di origine Genovese, giunse a San Nicolás de los Arroyos nel 1857 e con il fratello si dedicò all'attività commerciale in Paraguay, Corrientes e Buenos Aires. Personaggio colto e impegnato nella fondazione di una "Sociedad de Socorros Mutuos", alla fine degli anni Cinquanta dell'Ottocento combattè anche per la libertà del proprio paese". Così si possono forse riassumere i tratti salienti della biografia di Luis Viale, immortalato da Odoardo Tabacchi su un alto piedistallo che si affaccia sulle acque veloci e argentate che formano l'immenso estuario dove si raccolgono l'Uruguay e il Paraná.
La scultura celebrativa di Odoardo Tabacchi, più che alla conclusione tragica e insieme eroica dell'esistenza di Viale, riecheggia un episodio della vita dell' "empresario de familia italiana". Accortosi di un uomo che rischiava di annegare nel fiume – così raccontano le fonti – Luis Viale non esitò a tuffarsi per recuperare il malcapitato. Tabacchi lo ritrae un attimo prima dell'atto intrepido, una frazione di secondo prima di lanciarsi nel vuoto, risoluto e coraggioso.
Nella scultura si ritrova quel guizzo imprevisto, quello scatto sorprendente del Tabacchi che, in piccoli ma precisi dettagli, sa imprimere una traccia di inedita originalità, di vivace sapidità ai suoi rilievi.
Un sentiero che fu generoso di seguaci e di allievi come il Calandra, il Bistolfi, il Canonica, il Belli, il Reduzzi e il Grandi.