Quarta edizione – Giornata del contemporaneo. Ad un anno di distanza le cose non sembrano cambiare e la nostra provincia pare continui a non prenderla troppo sul serio. Mentre crescono esponenzialmente il numero di realtà italiane che aderiscono all'iniziativa promossa dall'AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani) – quest'anno sono ben 800 – nel varesotto arriviamo solo a nove adesioni, contro le sei dell'edizione 2007. La giornata del contemporaneo promossa in collaborazione con la PARC – Direzione Generale per la qualità e la tutela del Paesaggio, l'Architettura e l'Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali prevista per il 4 ottobre sembra non allettare troppo le istituzioni e gli stessi privati alle nostre latitudini. Arrivata alla quarta edizione, la manifestazione nasce per promuovere l'arte contemporanea, i luoghi ad essa deputati e i suoi protagonisti. In questa giornata vengono organizzati eventi di varia natura come conferenze, workshop, mostre, performance, aperture straordinarie di atelier. Proposte che puntano ad allargare il bacino d'utenza e che avvicinano il pubblico all'arte.
Da sola – Solo uno dei musei d'arte contemporanea del nostro territorio, la Gam di Gallarate, è entrata a far parte dell'AMACI e proprio dalla galleria di viale Milano arriva una proposta alternativa. Un'intera serata dedicata al teatro sperimentale della prestigiosa Socìetas Raffaello Sanzio che metterà in scena 'Madrigale, appena narrabile'. Un breve componimento nato dalla collaborazione tra Chiara Guidi e il compositore americano Scott Gibbons: si tratta di una partitura musicale intessuta attorno a testi di essenziale brevità in cui si uniscono canto corale, recitazione e sviluppo musicale di innumerevoli nessi vocali, il cui senso integrale viene restituito dall'insieme sinfonico. Due le repliche previste per lo spettacolo, alle 21 e alle 23. In contemporanea a quest'evento anche l'apertura della nuova mostra 'SPICeSPAN. Itinerari inediti alla GAM'. Un sostanziale riallestimento delle opere della collezione permanente che andranno a occupare tutti gli spazi della galleria, un'occasione per vedere pezzi solitamente chiusi in deposito o restaurati di recente.
Da spettatore – La galleria gallaratese rimane anche l'unica a fare delle proposte alternative pensate proprio per l'occasione. Per quanto riguarda le altre partecipanti, programma alla mano, non resta che constatare una semplice adesione formale. Le gallerie di Varese – Ghiggini e Duet Art -, la galleria Palmieri di Busto, il Chiostro Arte contemporanea di Saronno, il nuovo spazio di Brenta e lo Spazio Zero di Gallarate proseguono senza particolari modifiche le loro esposizioni temporanee. Segnalate infatti tutte le mostre in corso, ma senza nessuna variante. Apre invece gratuitamente il Parisi Valle di Maccagno. Nel frattempo si moltiplicano di anno in anno le proposte della altre città lombarde. Varese rimane anche questa volta a guardare. Spettatrice distratta di un'evoluzione che la vede poco partecipe.