Varese – Il viaggio attraverso la street art rallenta, ma non si arresta e le quattro chiacchiere scambiate con Vanni Vaps ne sono la dimostrazione.
Molto attivo sul web e sui social i suoi lavori sono visibili a chiunque sui suoi profili instagram (@vaps_ink) e behance.net, ma è lo stesso Vanni a raccontare maggiormente la sua storia e il suo interesse per quel grande e articolato mondo che è l’arte urbana.
“La passione per l’arte c’è sempre stata fin da quando ero bambino” racconta “Sono nato con la matita in mano e da sempre mi interesso di arte, fumetti, cartoni e illustrazione. Mi sono avvicinato alla street art solo nel periodo universitario, grazie ad alcuni amici, e lì ho scoperto un mondo nuovo, pieno di artisti incredibili e tecniche a me sconosciute. All’interno di questa “categoria” ho conosciuto artisti e crew che mi ispirano tuttora come Aryz, Broken Fingaz, Etam Cru, Felipe Pantone, Nemco e molti altri.”
Guardando i lavori di Vanni il rimando al mondo cartoonesco è la prima cosa che salta subito all’occhio e lui stesso quando gli si fa presente che i suoi lavori richiamano un po’ lo stile old school dei tatuaggi afferma: “I tatuaggi mi piacciono molto, ne ho parecchi sulla pelle, ma non sono per me grande fonte di ispirazione. Al contrario lo sono i fumetti, specialmente i manga, ma anche francesi e americani, l’arte moderna, la pop art e, naturalmente, i graffiti. Non credo ci sia un nome specifico per questo stile, ma penso possa essere incluso nell’arte contemporanea digitale.”
Colori forti e figure simili a quelle di un particolare fumetto introducono al mondo di Vanni, un mondo che descritto con tre parole dallo stesso artista appare così: “Il mio stile di illustrazione è molto moderno, anche per il fatto che prediligo spesso il disegno digitale e amo molto rappresentare animali umanoidi, guerrieri e samurai, luoghi fantastici del presente e del futuro quindi, se dovessi scegliere tre parole, direi appunto: digitale, animalesco e distopico.”
Oltre ad essere molto attivo sui supporti multimediali, il curriculum di Vanni vanta diverse mostre e progetti, lui stesso ne ricorda e ce ne riporta due: “un progetto che mi è piaciuto e mi ha divertito è quello di Explò. Si tratta di una serie di quattro illustrazioni del 2015, durante Expo, in cui i soggetti alimentari esplodevano creando un effetto interessante che riempiva la tavola in modo dinamico. Un altro progetto è quello che ho sviluppato per un’esposizione nel 2017 per cui ho creato dieci tele raffiguranti delle “finte texture” in cui il soggetto veniva ripetuto diverse volte formando quindi un pattern.”
Un’arte urbana, la sua, che incontra quello che potrebbe essere un contesto di urban fantasy che grazie a libri e fumetti, da qualche anno a questa parte, solletica molto interesse dei più giovani. Un’arte d’impatto e mai scontata, con ampi riferimenti e citazioni a quel mondo cartoonesco che non tramonta mai.
Ileana Trovarelli