Racconti brevi è la mostra delle opere di Ivan De Menis, Lorenzo Perrone, Elisa Rossi e Marta Sforni di prossima inaugurazione da Morotti Arte Contemporanea.
La mostra presenta il lavoro degli artisti ponendo l'accento sulla singolarità dell'universo estetico e narrativo di ciascuno e propone per queste diverse poetiche, uno spunto interpretativo comune, suggerito dal titolo.
Come nel racconto breve anche nelle opere di questi artisti la narrazione si concentra su un particolare, un frammento, uno spicchio di realtà o di irrealtà che diventa protagonista del racconto stesso, compiendone il senso.
I monocromi plastici di De Menis, i libri bianchi di Perrone, la scrittura privata di Elisa Rossi e i fantasmi di luce di Marta Sforni si collocano in una dimensione estetica in cui il tempo si addensa, la visione è focalizzata sul dettaglio, su un elemento minimo capace di instillare in chi guarda la percezione di una realtà più ampia.
Nel racconto breve l'immagine o l'avvenimento diventano oltremodo significativi perché capaci di agire sullo spettatore o sul lettore come una specie di "apertura", di fermento che proietta l'intelligenza e la sensibilità verso qualcosa che va molto oltre l'aneddoto visivo o letterario contenuti nell'immagine come nel racconto.
Marta Sforni dirige la visione verso un tempo passato, la pittura ad olio permette all'artista di ricercare le trasparenze, i riflessi, i fantasmi, le luci e le ombre di dimore nobili dai tendaggi damascati e dai lampadari in cristallo; ambienti che l'artista riesce a farci immaginare e intravedere attraverso i riflessi e le trasparenze del colore, materia luminosa che scioglie in modo sensuale le forme e le superfici.
Nelle opere di Elisa Rossi i soggetti, donne o tessuti, sono paesaggi che si adagiano sulla tela. La stessa minuzia e abilità nel rincorrere la luce per afferrarla, caratterizza il linguaggio dell'artista sia quando usa l'olio, sia quando usa sulla tela il pennarello. Quella dell'artista sembra un'indagine sulla struttura della superficie nel suo rapporto di continuità con lo spazio. La riconoscibilità del soggetto, la figurazione, sono porte d'accesso ad una memoria privata, intima, anche laddove è la trama di un tessuto a penetrare la visione.
Ivan De Menis dà concretezza e plasticità al processo della pittura. Tramite la stratificazione il colore prende corpo e materia e come una monade luminosa diventa ritmo nello spazio della composizione. Le opere di De Menis sono tasti cromatici, pulsanti di colore e suono; nel suo linguaggio il rigore astratto, l'asciuttezza dei termini, così come l'azzeramento di ogni significato, tramite la scelta del monocromo, potenziano il lirismo compositivo delle opere.
Nelle mani di Lorenzo Perrone il libro parla una lingua stranamente silenziosa. Con un gesto di sottrazione egli cancella dalle pagine ogni traccia. Perrone opera per uno spostamento della percezione dalla dimensione semantica a quella simbolica e questa riconfigurazione l'affida alla composizione tra il libro ed oggetti apparentemente estranei.
Lorenzo Perrone è sapientemente ironico e spesso risolve una storia in un'immagine. Consegna a libere associazioni il senso e fa leva sui titoli per farlo rimbalzare sull'immagine. Anche lui tramite pochi elementi, e sempre bianchi, condensa il senso in un'unità.
Ivan De Menis (Treviso 1973)
Compie gli studi a Vittorio Veneto presso l'Istituto Statale D'Arte "Bruno Munari" e si diploma inPittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Vive e lavora a Treviso
Tra le ultime mostre personali, nel 2013 "Views" Galerie Bartoli, Marsiglia; San Gregorio Art Gallery, Venezia; 2012 Galerie Hebert, Paris; "Works", Monte Paschi Banque, Agence Saint-Germain, Paris e Bruxelles;
Lorenzo Perrone (Milano 1944)
Frequenta la Scuola del Libro dell'Umanitaria e di pittura del Castello Sforzesco a Milano. Inizia a lavorare nella pubblicità, si trasferisce a Londra e infine a New York dove rimane per oltre dieci anni. Torna in Italia e apre Blue44, uno studio creativo di grafica e comunicazione.
I suoi lavori sono stati esposti nelle gallerie di Milano, Firenze, Roma, Bologna, Napoli, Capalbio, Parigi e Denver. Vive e lavora tra Firenze e Milano. Tra le ultime mostre, 2013 "Anima Mundi" Biblioteca Harold Acton, The British Institute of Florence; "In Volo" Nuova Biblioteca Leontine, Villa Giacobazzi, Sassuolo; "In Volo" Grand Hotel Baglioni, Artefiera, Bologna.
Elisa Rossi (Venezia, 1980)
si diploma nel 1998 presso il Liceo Artistico di Treviso e nel 2004 presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, vive e lavora a Adria (RO).
Partecipa a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero. Nel 2013 espone alla mostra Oceans: under the skin of the sea- spazio HB55- Berlin; Sedimentazioni Villa Angeli Adria (Ro); Shering Islands, Palazzo della Gran Guardia, Rovigo e a Rivers of A.I.R, Pescheria Nuova , Rovigo a cura di Tobia Dona' e Beatrice Buscaroli. Nel 2011 partecipa alla 54°Biennale di Venezia Padiglione Italia sezione Accademie, a cura di Carlo Di Raco e Vittorio Sgarbi, è inoltre presente nella collettiva Percorsi riscoperti dell'arte italiana- VAF- Stiftung 1947-2010, Mart- Museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari, e in Shine Artist Albemarle Gallery, London, a cura di Domenic Pontone.
Marta Sforni (Milano, 1966)
Racconti brevi
Ivan De Menis, Lorenzo Perrone, Elisa Rossi, Marta Sforni
a cura di Monica Morotti e Vittoria Broggini
24 maggio- 30 giugno 2014
inaugurazione sabato 24 maggio, ore 18.00
MOROTTI ARTE CONTEMPORANEA
PIAZZA MONTEGRAPPA 9
21020 DAVERIO – VARESE
TEL-FAX 0039 (0) 332 947123
www.morottiarte.it
info@morottiarte.it
dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 15.00-19.00 – domenica 15.00-19.0