Infiniti spazi, tra terra, acqua e cielo, raccontano una storia fatta di segni, colori, luci e verità. Un bagaglio emotivo che il pittore di Castelseprio Giovanni Beluffi rende palpitante sulla tela, dove si incontrano spiritualità, poesia e fascino del mistero.
"Peculiarità dei suoi lavori – commenta Ettore Ceriani- sin dagli inizi, sono il tratto veloce, mai descrittivo, e la spazialità delle immagini, dilatata dall'azione del segno, pronto a diventare allusivo o a trasformarsi in embrione. Nel tempo il segno è andato lentamente asciugandosi, fino a raggiungere una estrema essenzialità, mentre le forme hanno via via perso i contorni diventando impronte di colori che paiono frantumarsi sotto l'azione disgregatrice della luce. Anche le macchie boschive si trasformano: più leggere e sfaldate, meno plastiche, poiché la materia si fa sempre più trasparente. Così l'artista si allontana dalle necessità della figurazione, lasciando spazio agli impulsi legati alla percezione. I suoi lavori raggiungono caratteri specifici, mentre la materia assume valori evocativi oppure emblematici, affidandosi alla qualità tonale o all'armonia timbrica".
Giovanni Beluffi è cantore col pennello del nostro territorio, del panorama prealpino che ci circonda. Una natura, quella che traspare, da comprendere e amare, sapendone apprezzare la più intima essenza. Figurativo e astratto si fondono, creando orizzonti indefiniti ma tangibili, campagne brumose e profumi di bosco: paesaggi dai toni prealpini, fatti di materia e sogno.

RACCONTI PREALPINI
Fino al 17 aprile 2017
Villa Truffini, corso Bernacchi 2 -Tradate
Orari: da martedì a venerdì 15.30 – 18.30 sabato e domenica 10.00 – 12.00 – 15.30 – 18.30
lunedì 17 aprile: 15.30 – 18.30