«Quanto sarebbe augurabile che il rapporto tra collezionista ed artista tornasse ad essere un rapporto di scelte, di rischio culturale, e di amore».
Scriveva così, in una lettera del 1981, Renato Guttuso a Francesco Pellin, il collezionista che nella sua raccolta di opere ha esemplato un fondamentale arco della produzione pittorica del Maestro di Bagheria, cittadino onorario di Varese dal 26 novembre del 1983.
A 35 anni dalla prima mostra a Villa Mirabello, datata 1984, Guttuso torna a vivere nelle sede dei Musei Civici con 25 dipinti: quattro in prestito e 21 patrimonio della fondazione Francesco Pellin, in comodato d’uso, per dieci anni, con il Comune di Varese.
Adriana Pellin, vedova di Francesco, parla del rapporto fra il marito, collezionista d’altri tempi, e Guttuso e del sogno di una Fondazione, che coltivavano insieme e condividevano anche con Mimise, moglie di Renato.
Renato Guttuso a Varese: il sogno di un pittore e di un collezionista
Il rapporto con Francesco Pellin, che raccolse i capolavori del Maestro di Bagheria