Più di trent'anni con matita e pastelli – Renzo Cervini, classe 1935, vive e lavora a Castronno. La sua pratica artistica inizia come autodidatta, per poi affinarsi nel corso di disegno di nudo alla Scuola d'arte di Somma Lombardo, "dove", sottolinea Cervini, "disegnavo con persone che avevano più esperienza di me, ma senza essere mai seguito da un vero e proprio maestro". Da allora non ha più abbandonato matita e pastelli, dai quali non si separa nemmeno quando mangia, legge o guida l'auto. Una passione quella per il disegno che, pur scoperta tardi, è diventata ragione di vita, modo di essere e metodo per scaricare le piccole tensioni del quotidiano. "Sorrido quando qualche artista in pensione mi dice di non aver tempo per l'arte! Bastano dieci minuti per un disegno", dichiara l'artista di Castronno. E c'è da crederci, in una manciata di secondi i suoi disegni sono fatti, perfetti, pronti a comunicare con tratti brevi e vibratili l'emozione provata davanti al soggetto da rappresentare.
Come Leonardo – L'eccezionalità di Renzo, tuttavia, non sta solo nella sua rapidità esecutiva, ma anche, e soprattutto, nella capacità di realizzare su uno stesso foglio ritratti di persone uguali o distinte usando contemporaneamente la mano destra e sinistra, a volte in posizione parallela, talvolta incrociata, ed utilizzando anche strumenti differenti insieme, come matita e sanguigna. Affascina questa sua propensione, nata solo tre anni fa dopo un'operazione alla mano destra, che gli ha fatto scoprire un mondo diverso da quello tradizionale, e che lascia esterefatti noi osservatori, impressionati dalle funzioni ancor oggi misconosciute che il cervello è in grado di far compiere ad una persona; in questo caso quello di comunicare a entrambe le mani contemporaneamente input distinti attraverso cui ottenere immagini diverse nello spazio ridotto di uno stesso foglio. Come Leonardo da Vinci anche Renzo Cervini firma le sue simmetrie e i suoi volti riprodotti parallelamente, rispettivamente da sinistra verso destra e da destra verso sinistra, quale prosecuzione di un gioco speculare che si esprime già "magicamente" nei ritratti.
Sentimentalità emozionante – Acuto osservatore e disegnatore, Cervini si esprime al meglio nella riproduzione su carta di figure delle quali l'artista castronnese sa accentuare la fisionomia e l'anatomia, ed in particolar modo l'aspetto psicologico che fa di ognuna di esse individui unici e distinti dagli altri. La rapidità del segno, le delicate sfumature, la sensibilità dell'artista, capace di cogliere l'emozione espressa dalle persone ritratte, avvalorano di queste atteggiamenti e ricchezza sentimentale. Personaggi che sanno di quotidianità, di semplicità, di valori spirituali che vanno perdendosi e che Renzo cerca di trattenere con il suo fermo immagine con densità di particolari o con sintesi essenziali. La semplicità di questo artista si risolve anche in raffigurazioni paesaggistiche ad acquerello o a penna flowmaster che, pur prive della forza emozionante dei disegni, rivelano un animo umano attento ad un mondo naturale e antropico d'altri tempi.
Mani, ferro e fantasia – Le mani di Renzo, che tanto meravigliano per la naturalezza con la quale eseguono una, due o più immagini simmetriche, stupiscono anche per la spontaneità con cui sanno creare opere in ferro, frutto di una fantasia e di una sapienza tecnica nelle quali l'artista si distingue sin dai tempi in cui, giovanissimo, iniziò a lavorare presso una carpenteria di Solbiate Olona per poi proseguire l'attività autonomamente e facendone la principale mansione fino ad oggi. L'estro di alcune sue opere in ferro sono state apprezzate dalla proprietaria di una gioielleria di Lugano che ad ogni cambio di stagione, per diverso tempo, ha commissionato a Cervini la realizzazione di maniglie per la porta di ingresso del negozio a forma di fungo, farfalla, fiocco di neve e quant'altro. La leggerezza e l'uso di materiali di recupero per altri oggetti in ferro sono stati invece apprezzati sia a Castronno – una sua sedia particolare è esposta al Bar Cavour – sia alla mostra organizzata recentemente da Gabriella Bottarelli in Sala Veratti a Varese, dove di Renzo erano ammirabili opere grafiche dedicate anche alle figure dei ciclisti.
La passione per la bici da corsa – I ciclisti a cavallo delle loro bici da corsa presentati alla mostra di Sala Veratti non derivano, come verrebbe naturale pensare, da qualche commissione legata ai mondiali di ciclismo che si terranno a breve proprio a Varese, ma sono dettati da una vera e propria passione che conquistò Cervini prima ancora di quella per matite e pennelli. Un amore che, nato in tenera età ed alimentato nel corso degli anni con la partecipazione alla Milano – Sanremo, è vivissimo ancora oggi all'età di 73 anni suonati. Dei ciclisti Renzo esprime la velocità, le volate, con tratti netti, fitti e paralleli, e guardo caso con lo stesso estro che contraddistingue i lavori dell'ultimo periodo, li ritrae, cioè, secondo quell'affascinante sdoppiamento simultaneo di immagine che fa di Cervini un artista al quadrato.