L'artista e il suo paese – Dopo la scomparsa del pittore Adelio Colombo la figlia ha deciso di donare alcune opere del padre al comune dove è nato e vissuto l'artista. Daverio ha sempre riconosciuto l'importanza di Colombo che è stato per lungo tempo vanto e prestigio della comunità. Il legame con il paese natale fu sempre fortissimo. Adelio Colombo era noto ed amato per la sua disponibilità e ospitalità.
Numerose sono state le mostre tenute preso la Biblioteca di Daverio. L'ultima di queste (e forse la più importante) fu una grande mostra antologica organizzata nel 1989, quinto anniversario della sua scomparsa, dal gruppo Amici di Adelio Colombo e patrocinata dal Comune.
In ricordo – La donazione fatta dalla figlia comprende 23 opere che partono dai primi anni 60' e arrivano fino al 1980. Un nucleo che permette di ricostruire l'attività di questo artista. Una volta divenute proprietà comunale le opere sono state raccolte in una mostra permanente allestita presso la biblioteca. Un regalo dunque che può essere constantemente apprezzato dalla comunità.
Il riconoscimento mancato – L'attuale Sindaco, Alberto Tognola ha cercato di fare un passo in più. Ha infatti richiesto alla Regione Lombardia il riconoscimento della collezione come raccolta museale. La richiesta è stata però purtroppo respinta. Mancano infatti alcuni requisiti essenziali. Prima di tutto manca un regolamento. In pratica una raccolta museale deve "essere dotata di uno statuto o regolamento scritto, che individui fra l'altro: la natura di organismo permanente e senza scopo di lucro; la missione, l'identità e le finalità; l'assetto finanziario e l'ordinamento contabile; il personale; l'inalienabilità delle collezioni" come specifica il regolamento regionale. Inoltre non sono state incaricate figure tecniche- scientifiche adeguate. Nella fattispecie per una raccolta museale è necessario nominare un direttore e/o curatore, un responsabile tecnico addetto alla sicurezza e persone addette ai servizi di custodia.
Proviamoci – "La richiesta alla Regione serviva per verificare con una risposta ufficiale i punti critici della raccolta museale – spiega il primo cittadino, da sempre, da artista nato in una famiglia di artisti, attento a queste tematiche – Pensavo che il curatore potesse essere una figura che a titolo gratuito garantisse uno standard di qualità nella esposizione. Invece occorrono dei requisiti e soprattutto un incarico retribuito che ne garantisce la continuità. Soprattutto il secondo è uno scoglio non da poco per una piccolissima realtà. La riflessione adesso porta a pensare ad una raccolta che comprenda altri artisti e la possibilità di coordinare anche delle mostre temporanee in altra sede. Ma questa è una prospettiva che si allontana in un futuro tutto da verificare".
Altro giro, altre corsa – Nulla di nuovo quindi. I passi da fare per avere il riconoscimento sono ancora molti. nel frattempo la donazione resterà visibile in biblioteca a Daverio, anche se, solo fino a fine anno. Tognola ha infatti annunciato che verrà temporaneamente disallestita per poter far spazio a nuove mostre previste nel 2008.