DIARIO-179x300La struggente dichiarazione d’amore dedicata da C.S. Lewis alla moglie rapita dalla morte si celebra in “Diario di un dolore” (Adelphi, pp. 85, Euro 9,50) dove l’autore pone a Dio domande prive di risposte e inoltre non in grado di lenire il profondo vuoto lasciato dalla figura amata.

Emerge inoltre la fatica nel rapportarsi con l’imbarazzo altrui verso il suo dolore.

Insorgono i istanti di condivisa intimità ma anche l’impegno di alleviare la fatica del lutto ai propri figli.

A momenti di ovattata solitudine, se ne alternano altri dove è impossibile negarsi alle attenzioni altrui, a volte sincere, altre volte puramente formali ed è in tali circostanze che diviene dirompente il fastidio verso il genere umano.

Commovente e a tratti emotivamente devastante l’ombra del dolore che passa dall’autore al lettore.

LEWIS-1-194x300C.S. Lewis nato a Belfast 1898 fu docente di lingua e letteratura inglese all’Università di Oxford dove si spense nel 1963.

Vengono rivisitati i luoghi amati da entrambi la e in tali momenti la corrosività del dolore arriva a essere definita “Questa fredda verità, questa terribile regolamentazione del traffico (lei a destra signora…lei signore, a sinistra) non è che l’inizio di quella separazione che è la morte stessa…e questa separazione ci attende tutti, presumo”.

Insomma tutti di fronte alla perdita di una persona cara, siamo uno nessuno e centomila.

C.S. Lewis “Diario di un dolore” (Adelphi, pp. 85, Euro 9,50)

Mauro Bianchini

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