Non si parla d'altro. La polemica che riscalda gli animi in questi ultimi scampoli d'agosto ruota attorno alle nomine dei direttori destinati a guidare i più importanti musei italiani. Dai social ai quotidiani nazionali, si rincorrono opinioni contrastanti tra chi giudica le nomine come uno schiaffo da parte del Ministro Franceschini ai funzionari italiani e chi loda la scelta con parole spesso vuote ma che fanno presa sul pubblico come "meritocrazia", "internazionalità", "novità".
La questione però ha radici molto più profonde, che non si fermano solo al problema di nazionalità dei candidati. L'aver maturato anni di lavoro, anche significativo, all'estero, automaticamente non rende il prescelto che proviene da fuori migliore di quello che conosce alla perfezione la realtà italiana. I nostri musei, per storia e legami col loro territorio, sono notevolmente diversi rispetto a tantissimi musei stranieri. Viene dunque da chiedersi se molti dei nuovi direttori conoscono la complessità delle istituzioni che andranno a dirigere, e avranno l'esperienza necessaria per saperla gestire.
Si dichiara fiduciosa Emma Zanella, Direttrice del MaGa di Gallarate, "I direttori che conosco – dice – come Cristina Collu per la Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea ( di Roma) e Marco Pierini alla Galleria nazionale dell'Umbria (di Perugia) hanno tutte le capacità e competenze per svolgere al meglio il loro incarico".
"Non bisogna cominciare dai vertici, sottolinea invece Daria Banchieri – conservatrice archeologica del Museo Civico di Villa Mirabello a Varese-, ma dai problemi attuali, dalla comunità scientifica che fa vivere un museo, dalla macchina burocratica che non cambia di certo con la nomina dei nuovi direttori". Ed è proprio questo l'ostacolo maggiore sul loro cammino: dovranno combattere contro burocrazia, normative aggrovigliate, veti sindacali, ricorsi, infrastrutture precarie, ma sopratutto carenza di personale e di fondi. La pensa così anche Silvano Colombo che per 25 anni ha guidato i Musei Civici di Varese: "Questo è un problemaccio perchè se anche arriva uno che ha volgia di fare cose importanti e si trova impastoiato vuoi nell'apparato delle amministrazioni, vuoi nella realtà della società nella quale si trova, per esempio nei siti archeologici tipo Paestum: se non entra in sintonia con le persone non fa niente. Un vero cambiamento è rendere veramente accessibile al pubblico tutto quello che fa parte delle collezioni, renderle visibili, farle conoscere puntualmente con descrizioni serie, tenendo aperti in orari maggiori e soprattutto portando le scolaresche e insegnare loro a vedere la storia, la storia dell'arte e l'archeologia. Essere al servizio del pubblico e non pensare alla propria carriera: ovvero la propria carriera è servizio al pubblico".
In tutto questo la politica non sembra ancora aver ben chiaro il fatto che il patrimonio culturale è un settore strategico su cui investire per far crescere l'Italia in tutti i sensi, perché un paese che invece di investire sulla cultura decide di tagliarle i fondi, è certamente segnato a non avere un futuro.
Rinnovando dunque l'auspicio di vedere presto al vertice del Ministero dei beni culturali un esperto di beni culturali, auguriamo buon lavoro ai nuovi nominati, in attesa della tanto sbandierata svolta.
Ecco i venti nuovi direttori dei principali musei italiani:
1) alla GALLERIA BORGHESE (ROMA)
Anna Coliva – 62 anni, storica dell'arte. Nata a Bologna, si è laureata con lode in storia dell'arte nel 1977 con Giulio Carlo Argan, alla Sapienza, dove ha anche concluso il Corso di perfezionamento in storia dell'arte. Dal 1980 è funzionario del Ministero dei beni culturali. Dal 1994 lavora come funzionario storico dell'arte alla Galleria Borghese, dapprima come direttore-coordinatore e, dal 2006, come direttore. Dal 1983 al 1991 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma e del Lazio, dove è stata responsabile delle collezioni del Palazzo del Quirinale. Dal 1981 al 1983 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Parma e Piacenza. Autrice di oltre cento pubblicazioni, con particolare riguardo a Bernini, Caravaggio, Domenichino, Parmigianino, Dosso Dossi e, in generale, alla pittura emiliana e romanadel Cinquecento e del Seicento. Tra i massimi esperti al mondo della Galleria Borghese e della sua collezione, hacurato numerose mostre di livello internazionale. Nel 2013 le è stata conferita la Légion d'Honneur dal Presidente della Repubblica Francese.
Anna Coliva – 62 anni, storica dell'arte. Nata a Bologna, si è laureata con lode in storia dell'arte nel 1977 con Giulio Carlo Argan, alla Sapienza, dove ha anche concluso il Corso di perfezionamento in storia dell'arte. Dal 1980 è funzionario del Ministero dei beni culturali. Dal 1994 lavora come funzionario storico dell'arte alla Galleria Borghese, dapprima come direttore-coordinatore e, dal 2006, come direttore. Dal 1983 al 1991 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma e del Lazio, dove è stata responsabile delle collezioni del Palazzo del Quirinale. Dal 1981 al 1983 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Parma e Piacenza. Autrice di oltre cento pubblicazioni, con particolare riguardo a Bernini, Caravaggio, Domenichino, Parmigianino, Dosso Dossi e, in generale, alla pittura emiliana e romanadel Cinquecento e del Seicento. Tra i massimi esperti al mondo della Galleria Borghese e della sua collezione, hacurato numerose mostre di livello internazionale. Nel 2013 le è stata conferita la Légion d'Honneur dal Presidente della Repubblica Francese.
2) alle GALLERIE DEGLI UFFIZI (FIRENZE)
Eike Schmidt – 47 anni, storico dell'arte. Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia, si è laureato in storia dell'arte medievale e moderna alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg nel 1994. Nella stessa università ha conseguito con lode, nel 2009, il dottorato di ricerca in storia dell'arte con una tesi su "La collezione medicea di sculture in avorio nel Cinque e Seicento". Dal 2009 è curatore e capo del dipartimento di scultura, arti applicate e tessili del Minneapolis Institute of Arts. Ha lavorato e vissuto a lungo in Italia, in particolare a Firenze, dove dal 1994 al 2001 è stato borsista e ricercatore presso il Deutsches Kunstshistorisches Institut. Nel 1997 ha vinto il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio internazionale Galileo Galilei di Pisa. Dal 2001 al 2006 è stato curatore e ricercatore nella National Gallery of Art di Washington. Dal 2006 al 2008 è stato curatore nel Dipartimento di sculture e arti decorative nel J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Dal 2008 al 2009 ha lavorato a Londra da Sotheby's come direttore e capo del dipartimento scultura e arti applicate europee. Esperto di arte fiorentina di fama internazionale, ha pubblicato svariate monografie e decine di saggi.
Eike Schmidt – 47 anni, storico dell'arte. Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia, si è laureato in storia dell'arte medievale e moderna alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg nel 1994. Nella stessa università ha conseguito con lode, nel 2009, il dottorato di ricerca in storia dell'arte con una tesi su "La collezione medicea di sculture in avorio nel Cinque e Seicento". Dal 2009 è curatore e capo del dipartimento di scultura, arti applicate e tessili del Minneapolis Institute of Arts. Ha lavorato e vissuto a lungo in Italia, in particolare a Firenze, dove dal 1994 al 2001 è stato borsista e ricercatore presso il Deutsches Kunstshistorisches Institut. Nel 1997 ha vinto il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio internazionale Galileo Galilei di Pisa. Dal 2001 al 2006 è stato curatore e ricercatore nella National Gallery of Art di Washington. Dal 2006 al 2008 è stato curatore nel Dipartimento di sculture e arti decorative nel J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Dal 2008 al 2009 ha lavorato a Londra da Sotheby's come direttore e capo del dipartimento scultura e arti applicate europee. Esperto di arte fiorentina di fama internazionale, ha pubblicato svariate monografie e decine di saggi.
3) alla GALLERIA NAZIONALE DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA
Cristiana Collu – 46 anni, storica dell'arte. Nata a Cagliari, dove si è laureata in storia dell'arte medievale nel 1993, si è poi specializzata in Spagna, a Madrid, dove nel 1996 ha conseguito il dottorato in Museum studies. Dal 2012 al 2015 ha diretto il MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e, nel 2014, ha vinto il premio Art Tribune come miglior direttore di museo. Dal 1996 al 2012 ha diretto il MAN-Museo d'arte della Provincia di Nuoro. Dal 2009 è curatrice del Premio Terna. Docente di museologia e storia dell'arte contemporanea in diverse università italiane, vanta decine di pubblicazioni in materia di arte contemporanea.
Cristiana Collu – 46 anni, storica dell'arte. Nata a Cagliari, dove si è laureata in storia dell'arte medievale nel 1993, si è poi specializzata in Spagna, a Madrid, dove nel 1996 ha conseguito il dottorato in Museum studies. Dal 2012 al 2015 ha diretto il MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e, nel 2014, ha vinto il premio Art Tribune come miglior direttore di museo. Dal 1996 al 2012 ha diretto il MAN-Museo d'arte della Provincia di Nuoro. Dal 2009 è curatrice del Premio Terna. Docente di museologia e storia dell'arte contemporanea in diverse università italiane, vanta decine di pubblicazioni in materia di arte contemporanea.
4) alle GALLERIE DELL'ACCADEMIA DI VENEZIA
Paola Marini – 63 anni, storica dell'arte. Nata a Verona, si è laureata con lode a Bologna nel 1975, dove si è poi specializzata in storia dell'arte medioevale e moderna. Dal 1994 dirige i Civici musei d'arte e monumenti del Comune di Verona, dove dal 2011 al 2013 ha anche diretto la Galleria d'Arte Moderna-Palazzo Forti. Ha curato numerose mostre di livello internazionale in collaborazione con istituzioni italiane e straniere, sia pubbliche che private. Dal 1998 insegna museografia e museologia nella Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università degli studi di Udine. È autrice di decine di pubblicazioni, con particolare riguardo all'arte veneta.
Paola Marini – 63 anni, storica dell'arte. Nata a Verona, si è laureata con lode a Bologna nel 1975, dove si è poi specializzata in storia dell'arte medioevale e moderna. Dal 1994 dirige i Civici musei d'arte e monumenti del Comune di Verona, dove dal 2011 al 2013 ha anche diretto la Galleria d'Arte Moderna-Palazzo Forti. Ha curato numerose mostre di livello internazionale in collaborazione con istituzioni italiane e straniere, sia pubbliche che private. Dal 1998 insegna museografia e museologia nella Scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università degli studi di Udine. È autrice di decine di pubblicazioni, con particolare riguardo all'arte veneta.
5) al MUSEO DI CAPODIMONTE (NAPOLI)
Sylvain Bellenger – 60 anni, storico dell'arte. Francese, nato a Valognes, in Normandia. Laureatosi a Paris X-Nanterre nel 1978 in filosofia, si è poi specializzato in storia dell'arte alla École du Louvree alla Sorbonne, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca. Dal 2012 è capo dipartimento di pittura e scultura europee medioevali e moderne all'Art Institute di Chicago. Dal 2005 al 2010 è stato curatore capo all'Institut National d'Histoire de l'Art (INHA) di Parigi. Dal 1999 al 2005 è stato curatore della pittura e scultura europea al Cleveland Museum of Art. Dal 1992 al 1999 ha lavorato come direttore e curatore capo del Château and Museums of Blois. Dal 1987 al 1991 è stato direttore dei Museums of Montargis, in Francia. Nel 1986 ha conseguito il titolo di Conservateur des Musées de France. Autore di numerose pubblicazioni, ha studiato e lavorato anche alla Getty Foundation, alla National Gallery of Art di Washington, a Yale e a Palazzo Farnese. Nel 2006 è stato insignito della Légion d'Honneur.
Sylvain Bellenger – 60 anni, storico dell'arte. Francese, nato a Valognes, in Normandia. Laureatosi a Paris X-Nanterre nel 1978 in filosofia, si è poi specializzato in storia dell'arte alla École du Louvree alla Sorbonne, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca. Dal 2012 è capo dipartimento di pittura e scultura europee medioevali e moderne all'Art Institute di Chicago. Dal 2005 al 2010 è stato curatore capo all'Institut National d'Histoire de l'Art (INHA) di Parigi. Dal 1999 al 2005 è stato curatore della pittura e scultura europea al Cleveland Museum of Art. Dal 1992 al 1999 ha lavorato come direttore e curatore capo del Château and Museums of Blois. Dal 1987 al 1991 è stato direttore dei Museums of Montargis, in Francia. Nel 1986 ha conseguito il titolo di Conservateur des Musées de France. Autore di numerose pubblicazioni, ha studiato e lavorato anche alla Getty Foundation, alla National Gallery of Art di Washington, a Yale e a Palazzo Farnese. Nel 2006 è stato insignito della Légion d'Honneur.
6) alla PINACOTECA DI BRERA (MILANO)
James Bradburne – 59 anni, museologoe manager culturale. Nato in Canada, ma di cittadinanza britannica, ha studiato architettura a Londra e si è poi formato in museologia ad Amsterdam e Los Angeles. Dal 2006 al 2015 è stato il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. Dal 2003 al 2006 ha diretto la Next generation Foundation nel Regno Unito. Dal 1999 al 2002 ha diretto il Museum für Angewandte Kunstdi Francoforte. Dal 1994 al 1998 è stato responsabile per il design, la formazione e la programmazione al new Metropolis science and technology centre diAmsterdam. Autore di numerose pubblicazioni, è docente di museologia in diverse istituzioni italiane e straniere.
James Bradburne – 59 anni, museologoe manager culturale. Nato in Canada, ma di cittadinanza britannica, ha studiato architettura a Londra e si è poi formato in museologia ad Amsterdam e Los Angeles. Dal 2006 al 2015 è stato il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. Dal 2003 al 2006 ha diretto la Next generation Foundation nel Regno Unito. Dal 1999 al 2002 ha diretto il Museum für Angewandte Kunstdi Francoforte. Dal 1994 al 1998 è stato responsabile per il design, la formazione e la programmazione al new Metropolis science and technology centre diAmsterdam. Autore di numerose pubblicazioni, è docente di museologia in diverse istituzioni italiane e straniere.
7) alla REGGIA DI CASERTA
Mauro Felicori – 63 anni, manager culturale. Nato a Bologna, dove, laureatosi con lode in filosofia, si è poi specializzato in economia della cultura e politiche culturali. Dal 2011 è direttore del Dipartimento economia e promozione della Città del Comune di Bologna, dove è dirigente dal 1986 e, in precedenza, ha diretto, tra l'altro, l'Area Cultura, l'Istituzione Musei Civici, l'Istituzione Biblioteche civiche e il Settore Cultura e Rapporti con l'Università. Docente di gestione e organizzazione delle imprese culturali nell'Università di Bologna, è autore di numerose pubblicazioni in materia.
Mauro Felicori – 63 anni, manager culturale. Nato a Bologna, dove, laureatosi con lode in filosofia, si è poi specializzato in economia della cultura e politiche culturali. Dal 2011 è direttore del Dipartimento economia e promozione della Città del Comune di Bologna, dove è dirigente dal 1986 e, in precedenza, ha diretto, tra l'altro, l'Area Cultura, l'Istituzione Musei Civici, l'Istituzione Biblioteche civiche e il Settore Cultura e Rapporti con l'Università. Docente di gestione e organizzazione delle imprese culturali nell'Università di Bologna, è autore di numerose pubblicazioni in materia.
8) alla GALLERIA DELL'ACCADEMIA DI FIRENZE
Cecilie Hollberg – 48 anni, storica e manager culturale. Tedesca, nata a Soltau, nella Bassa Sassonia, ha compiuto i propri studi universitari in storia e scienze politiche a Roma, Göttingen, Monaco di Baviera, Venezia e Trento. Nel 2001 ha conseguito il dottorato in storia Medievale a Göttingen. Dal 2010 è direttore delloStädtisches Museum di Brunswick. In precedenza, ha lavorato come curatrice e funzionario tecnico-scientifico nel settore museale a Lipsia, Dresda eBerlino. Insegna in università tedesche e svizzere ed è autrice di numerose pubblicazioni.
9) alla GALLERIA ESTENSE (MODENA)
Martina Bagnoli – 51 anni, storica dell'arte. Nata a Bolzano, si è laureata in storia dell'arte a Cambridge e nel 1999 ha conseguito il Ph.D. con lode alla Johns Hopkins University di Baltimora. Dal 2003 lavora presso il Walters Art Museum di Baltimora, dove attualmente è curatore capo di arte e manoscritti medioevali. Vanta una vasta esperienza in musei statunitensi, tra i quali la National Gallery of Art di Washington. Autrice di numerose pubblicazioni in materia di storia medioevale, ha tenuto lezioni e seminari in molte università.
Martina Bagnoli – 51 anni, storica dell'arte. Nata a Bolzano, si è laureata in storia dell'arte a Cambridge e nel 1999 ha conseguito il Ph.D. con lode alla Johns Hopkins University di Baltimora. Dal 2003 lavora presso il Walters Art Museum di Baltimora, dove attualmente è curatore capo di arte e manoscritti medioevali. Vanta una vasta esperienza in musei statunitensi, tra i quali la National Gallery of Art di Washington. Autrice di numerose pubblicazioni in materia di storia medioevale, ha tenuto lezioni e seminari in molte università.
10) alle GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA (ROMA)
Flaminia Gennari Santori – 47 anni, storica dell'arte. Nata a Roma, dove si è laureata e poi specializzata con lode in storia dell'arte alla Sapienza, ha conseguito un Ph.D. in storia all'Istituto europeo di Firenze. Dal 2008 lavora presso il Vizcaya Museum and Gardensdi Miami Florida, dove è stata vice-direttore e curatore. In precedenza è stata research fellow al Metropolitan Museum of Art di New York e presso altre istituzioni museali statunitensi. Autrice di numerose pubblicazioni sulla storia del collezionismo, insegna anche "History of the Collecting and Display of Renaissance Art" nel Master in Renaissance Art della Syracuse University a Firenze.
11) alla GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE (URBINO)
Peter Aufreiter – 40 anni, storico dell'arte. Austriaco, nato a Linz, si è laureato a Vienna in storia dell'arte e filologia germanica. Dal 2010 è direttore del Dipartimento mostre, prestiti, depositi e dell'Artoteca del Museo Belvedere di Vienna, dove dal 2008 al 2010 ha diretto l'Ufficio mostre. Nella capitale austriaca ha in precedenza lavorato presso il Kunsthistorisches Museum e il Sigmund Freud Museum. Ha studiato e vissuto anche in Italia.
12) alla GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA (PERUGIA)
Marco Pierini – 49 anni, storico dell'arte e filosofo. Nato a Siena, ha compiuto i propri studi universitari a Siena, dove si è laureato in estetica, ha conseguito il diploma di specializzazione in Archeologia e Storia dell'arte e poi anche il dottorato di ricerca in Estetica. Dal 2010 al 2014 ha diretto la Galleria civica di Modena. Dal 2002 al 2010 è stato direttore del Centro d'Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena, divenuto – in seguito al trasferimento presso il complesso museale di Santa Maria della Scala, il 1 giugno 2008 – SMS Contemporanea. Dal 1998 al 2007 è stato direttore del Museo Diocesano di Pienza. Dal 2010 insegna Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Giornalista, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Marco Pierini – 49 anni, storico dell'arte e filosofo. Nato a Siena, ha compiuto i propri studi universitari a Siena, dove si è laureato in estetica, ha conseguito il diploma di specializzazione in Archeologia e Storia dell'arte e poi anche il dottorato di ricerca in Estetica. Dal 2010 al 2014 ha diretto la Galleria civica di Modena. Dal 2002 al 2010 è stato direttore del Centro d'Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena, divenuto – in seguito al trasferimento presso il complesso museale di Santa Maria della Scala, il 1 giugno 2008 – SMS Contemporanea. Dal 1998 al 2007 è stato direttore del Museo Diocesano di Pienza. Dal 2010 insegna Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Carrara. Giornalista, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
13) al MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO (FIRENZE)
Paola D'Agostino – 43 anni, storica dell'arte. Nata a Napoli, dove si è laureata e ha conseguito il dottorato in storia dell'arte moderna, ha studiato a Londra, presso il Courtauld Institute of Arts e lo University College London. Dal 2013 è Nina and Lee Griggs Assistant Curator di arte europea nella Yale University Art Gallery. Dal 2009 al 2013 ha lavorato come Senior ResearchAssociate nel Dipartimento di sculture e arti decorative europee del Metropolitan Museum of Art di New York. Ha insegnato presso università italiane e straniere e nel 2014 ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale come professore di II fascia di storia dell'arte moderna. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e ha organizzato e co-curato svariate mostre nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Paola D'Agostino – 43 anni, storica dell'arte. Nata a Napoli, dove si è laureata e ha conseguito il dottorato in storia dell'arte moderna, ha studiato a Londra, presso il Courtauld Institute of Arts e lo University College London. Dal 2013 è Nina and Lee Griggs Assistant Curator di arte europea nella Yale University Art Gallery. Dal 2009 al 2013 ha lavorato come Senior ResearchAssociate nel Dipartimento di sculture e arti decorative europee del Metropolitan Museum of Art di New York. Ha insegnato presso università italiane e straniere e nel 2014 ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale come professore di II fascia di storia dell'arte moderna. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e ha organizzato e co-curato svariate mostre nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
14) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI
Paolo Giulierini – 46 anni, archeologo. Nato a Cortona, si è laureato in archeologia e specializzato in etruscologia nell'Università di Firenze. È direttore del Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona, dove lavora dal 2001. Autore di svariate pubblicazioni e relatore a numerosi convegni in Italia e all'estero, hamaturato una lunga esperienza nella direzione museale e nella gestione dei rapporti tra le diverse istituzioni pubbliche e private.
15) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI REGGIO CALABRIA
Carmelo Malacrino – 44 anni, archeologo e architetto. Nato a Catanzaro, si è laureato in architettura a Firenze e ha poi conseguito una specializzazione triennale in Archeologia e architettura antica presso la Scuola archeologica italiana di Atene. Dal 2010 è ricercatore di storia dell'architettura nel Dipartimento di architettura e territorio dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nel 2005 ha conseguito un dottorato di ricerca di eccellenza (con borsa di studio) in Storia dell'architettura e della città, Scienze delle Arti, Restauro presso la Fondazione Scuola di Studi Avanzati di Venezia, con una tesi su Acqua e architettura nell'Asklepieion di Kos. Autore di quasi oltre settanta pubblicazioni, vanta numerosi esperienze nella gestione museale e di scavi archeologici.
16) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO
Eva Degl'Innocenti – 39 anni, archeologa. Nata a Pistoia, si è laureata a Pisa in conservazione di beni culturali, indirizzo archeologico, dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione di Archeologia; ha poi conseguito il dottorato di ricerca europeo presso l'Università degli studi di Siena in Storia, archeologia e archivi del Medioevo. Dal 2013 è Direttrice del Servizio dei beni culturali e del museo/centro d'interpretazione Coriosolis della Comunità dei Comuni Plancoët Plélan in Bretagna (ente locale di 18 comuni del dipartimento delle Côtes-d'Armor), dove lavora dal 2010. È stata Ricercatrice e project manager di progetto europeo presso il Museo Nazionale francese del Medioevo di Parigi. Dal 1995 al 2008 ha condotto scavi archeologici in Italia e in Tunisia. È autrice di numerose pubblicazioni e ha insegnato in diverse università italiane e francesi.
Eva Degl'Innocenti – 39 anni, archeologa. Nata a Pistoia, si è laureata a Pisa in conservazione di beni culturali, indirizzo archeologico, dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione di Archeologia; ha poi conseguito il dottorato di ricerca europeo presso l'Università degli studi di Siena in Storia, archeologia e archivi del Medioevo. Dal 2013 è Direttrice del Servizio dei beni culturali e del museo/centro d'interpretazione Coriosolis della Comunità dei Comuni Plancoët Plélan in Bretagna (ente locale di 18 comuni del dipartimento delle Côtes-d'Armor), dove lavora dal 2010. È stata Ricercatrice e project manager di progetto europeo presso il Museo Nazionale francese del Medioevo di Parigi. Dal 1995 al 2008 ha condotto scavi archeologici in Italia e in Tunisia. È autrice di numerose pubblicazioni e ha insegnato in diverse università italiane e francesi.
17) al PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM
Gabriel Zuchtriegel – 34 anni, archeologo. Tedesco, nato a Weingarten, nel Baden-Württemberg, si è laureato in Archeologia classica, preistoria e filologia greca alla Humboldt-Universität di Berlino e ha poi conseguito con lode il Dottorato di ricerca in Archeologia classica presso l'Università di Bonn. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Italia e all'estero e ha collaborato con importanti istituzioni nazionali e straniere nel settore dell'archeologia, maturando anche esperienza nella gestione museale. Professore a contratto di Archeologia e storia dell'arte greca e romana nell'Università degli Studi della Basilicata, è autore di svariate pubblicazioni.
Gabriel Zuchtriegel – 34 anni, archeologo. Tedesco, nato a Weingarten, nel Baden-Württemberg, si è laureato in Archeologia classica, preistoria e filologia greca alla Humboldt-Universität di Berlino e ha poi conseguito con lode il Dottorato di ricerca in Archeologia classica presso l'Università di Bonn. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Italia e all'estero e ha collaborato con importanti istituzioni nazionali e straniere nel settore dell'archeologia, maturando anche esperienza nella gestione museale. Professore a contratto di Archeologia e storia dell'arte greca e romana nell'Università degli Studi della Basilicata, è autore di svariate pubblicazioni.
18) al PALAZZO DUCALE DI MANTOVA
Peter Assmann – 61 anni, storico dell'arte. Austriaco, nato a Zams, nel Tirolo, ha compiuto i propri studi universitari a Innsbruck, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell'arte. Ha studiato e lavorato anche a Firenze, presso il Deutsches Kunsthistorisches Institut. Dal 2002 al 2012 è stato Presidente della Associazione dei musei austriaci (Museumsbund Österreich). Ha diretto l'Oberösterreichischen Landenmuseen di Linz e il Museo Angerlehner in Thalheim bei Wels e ha curato numerose mostre di livello internazionale. Insegna alla Johannes Kepler Universität di Linz e alla Università di Vienna. Dal 2011 è nel Comitato scientifico del Museo del Castello del Buonconsiglio diTrento.
Peter Assmann – 61 anni, storico dell'arte. Austriaco, nato a Zams, nel Tirolo, ha compiuto i propri studi universitari a Innsbruck, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell'arte. Ha studiato e lavorato anche a Firenze, presso il Deutsches Kunsthistorisches Institut. Dal 2002 al 2012 è stato Presidente della Associazione dei musei austriaci (Museumsbund Österreich). Ha diretto l'Oberösterreichischen Landenmuseen di Linz e il Museo Angerlehner in Thalheim bei Wels e ha curato numerose mostre di livello internazionale. Insegna alla Johannes Kepler Universität di Linz e alla Università di Vienna. Dal 2011 è nel Comitato scientifico del Museo del Castello del Buonconsiglio diTrento.
19) Al PALAZZO REALE DI GENOVA
Serena Bertolucci – 48 anni, storica dell'arte. Nata a Camogli (Genova), si è laureata con lode presso la Facoltà di lettere dell'Università di Genova, indirizzo storico-artistico, per poi diplomarsi con lode presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte e delle arti minori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in Museologia/Museografia. Dal 2010 è direttore di Villa Carlotta, Museo e Giardino Botanico sul lago di Como, dove lavora dal 2004. Ha studiato e lavorato in Germania e negli Stati Uniti. Dal 1997 al 2006 è stata incaricata dal Ministero tedesco per l'educazione, la ricerca scientifica e la tecnologia della catalogazione e conservazione delle raccolte d'arte del centro italo tedesco per l'eccellenza europea Villa Vigoni (Como). È autrice di numerose pubblicazioni.
Serena Bertolucci – 48 anni, storica dell'arte. Nata a Camogli (Genova), si è laureata con lode presso la Facoltà di lettere dell'Università di Genova, indirizzo storico-artistico, per poi diplomarsi con lode presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte e delle arti minori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in Museologia/Museografia. Dal 2010 è direttore di Villa Carlotta, Museo e Giardino Botanico sul lago di Como, dove lavora dal 2004. Ha studiato e lavorato in Germania e negli Stati Uniti. Dal 1997 al 2006 è stata incaricata dal Ministero tedesco per l'educazione, la ricerca scientifica e la tecnologia della catalogazione e conservazione delle raccolte d'arte del centro italo tedesco per l'eccellenza europea Villa Vigoni (Como). È autrice di numerose pubblicazioni.
20) al POLO REALE DI TORINO
Enrica Pagella – 58 anni, storica dell'arte. Nata a Ivrea, si è laureata in storia dell'arte a Torino e ha conseguito il dottorato di ricerca in storia e critica dei beni artistici e ambientali nell'Università degli studi di Milano. Attualmente lavora presso la Fondazione Torino Musei, dove dal 2003 è Direttore del Palazzo Madama e Borgo Medievale. Dal 1988 al 1999 ha diretto il Museo civico d'arte di Modena. Ha insegnato in diverse università italiane ed è autrice di numerose pubblicazioni.
Ma la rivoluzione Franceschini non si ferma qui.La riforma toccherà anche gli altri circa 400 musei statali. Le procedure sono già avanzate. Entro l'autunno arriveranno nuovi direttori selezionati tra i funzionari Mibact. Ogni istituto avrà uno statuto e una contabilità trasparente. Spazio anche ai servizi al pubblico, fundraising, educazione e ricerca. I nuovi direttori, per i quali all'interno del ministero di Via del Collegio romano è già partita la procedura d'interpello, vengono selezionati in questo caso dai direttori dei poli museali regionali. La riforma prevede aree dedicate non solo alla cura delle collezioni e alle mostre, ma anche ai servizi al pubblico, al fundraising e alla educazione e ricerca, in stretto rapporto con scuola e università. I direttori dei poli museali regionali assicureranno il coordinamento dell'offerta culturale nella Regione per conservare e valorizzare l'idea di museo-diffuso.
Servizi accessori questi sconosciuti. Avviata la riforma dei musei e trovati i direttori per i 20 istituti al top del patrimonio pubblico, rimane aperta la grande questione dei bookshop e delle caffetterie, i cosiddetti "servizi aggiuntivi", che al momento sono pochissimi in tutta Italia, tanto che l'80 per cento dei 400 musei statali, come riconosce anche il ministro Franceschini, ne è tuttora privo. Anche in questo caso però il ministero annuncia una svolta, decisa in realtà già da mesi. Al palo da anni, a prezzo di scandali e polemiche, le gare per l'affidamento delle concessioni sono ora state messe nelle mani della Consip, la spa del ministero dell'Economia che lavora al servizio esclusivo della pubblica amministrazione. E questo, assicurano dal ministero, dovrebbe evitare per il futuro eccessive sperequazioni a favore del concessionario.