Un antico proverbio Zen recita: "Prendi il tuo spirito simile al vento, che passa su tutte le cose senza attaccarsi a nessuna di esse". I moti del vento sono infiniti così come quelli dello spirito.
Roberto Casiraghi pare, di quei moti, pare volerne raffigurare l'essenza nella personale, a cura di Alberto Pellegatta, in corso presso lo Studio d'Arte del Lauro a Milano.
Nato a Milano nel 1957, appena concluso il liceo artistico diventa assistente di Gianni Colombo e nel '95 membro del comitato scientifico dell'Archivio dello stesso artista.
Nello stesso anno inizia l'attività didattica presso il Naba di Milano e nel 2001 insegna Pittura all'Accademia di Belle Arti di Sassari, per passare nel 2006 all'Accademia di Bologna e l'anno seguente ottiene la cattedra di Cromatologia e Tecniche e Tecnologia della Pittura a Brera.
Significative le personali al PAC nel 2002 e nel 2016 al Museo della Permanente entrambe a Milano.
La sfida di rendere visibile l'inafferrabile, si compie nelle fluttuazioni eseguite in china su carta dal titolo "Istantanee da lungo tempo".
Dalla sintesi espressiva delle carte poste a parete le une accanto alle altre, quasi a conferire cadenza temporale a quei fluttuanti sussulti, si arriva ai colori mossi a invadere per intero la tela.
Tra loro si fondono, sfumano, galleggiano, fremono.
Sottrazione e saturazione sono gli estremi attraverso i quali Casiraghi esprime sembianze e profondità, definendo come la forma sia il compimento immediatamente visibile di un processo intellettuale e creativo atto a valorizzare e dare senso al suo lavoro.
Acquisiti dal visitatore tali aspetti, il procedere porta a letture profonde, dove il gesto traduce l'espansione di un colore verso altri, ne trasmette il moto, rivela lo stato d'animo dell'esecutore rendendo compiuto e al tempo stesso magicamente inafferrabile l'intero contesto visibile.
Roberto Casiraghi
Milano -Studio d'arte del Lauro, Via Mosè Bianchi 60
Fino al 13 maggio
Orari: martedì- giovedì 10-14/16-19,30