Irresistibile richiamo classico – Torna con quel suo connubio di femminilità e classicità la giovane artista Romina Manoli che, nella mostra in corso presso la sala d'arte del cortiletto di piazza S. Maria, propone le sue opere dallo stile riconoscibile, molte delle quali realizzate recentemente. Sfilano così, lungo le pareti dello spazio espositivo, le sue donne mediterranee, dalla chioma scura e dai profili geometrici, che non a caso sono state paragonate alle famosissime donne di Campigli. Identico è infatti, per Romina, il richiamo al mondo della classicità, della Magna Grecia, degli Etruschi, interpretato in chiave autobiografica attraverso la figura della donna.
Il segreto è nella tecnica – "C'è una forte proiezione di me stessa in queste fanciulle che amo ritrarre" dichiara infatti l'artista. Spesso raffigurate come unici soggetti del quadro, più raramente in coppia, queste figure catturano lo sguardo dell'osservatore per la perfetta armonia delle forme, per le pose eleganti, ma soprattutto per quello sguardo assorto, quasi misterioso, che dischiude tutto un universo di pensieri e parole trattenute. Attraverso la gestualità, del corpo e del viso, ognuna di loro è in grado di istituire un dialogo con l'osservatore, mentre la straordinaria abilità tecnica dell'artista è in grado di evocare un passato suggestivo: Manoli si serve di una tecnica particolare, a spatola, come quella impiegata per la pittura murale, che conferisce alla superficie una ruvidità, una corposità tale da ricordare gli affreschi antichi, etruschi e pompeiani. A questo si aggiunge una
metodica ricerca del colore, per ottenere le tonalità desiderate e favorire accostamenti armoniosi, vibrazioni cromatiche in linea con l'atmosfera di grande calma e libertà di questi quadri.