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A Varese, Varallo, Ossuccio, Oropa ma anche in Polonia, Spagna, Brasile fino in Etiopia, i Sacri Monti, come archetipo di percorso sacro, hanno creato uno straordinario teatro
artificiale reso vivo oggi oltre che dalla devozione dal forte radicamento identitario delle popolazioni del luogo. In questa sequenza di architetture, percorso e racconto, memoria e paesaggio si fondono in un unico progetto totale e diventano il pretesto per raccontare storie parelle dove l'idea di pellegrinaggio e di narrazione definiscono con arte, scultura e architettura luoghi sorprendenti in equilibrio tra natura e artificio.
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La mostra propone una lettura del tema capace di restituire l'idea originale sottesa a queste strutture religiose distribuite all'interno del paesaggio ma al tempo stesso permette un confronto mondiale, una visione atemporale, ageografica necessaria a verificare la possibilità di prescindere dalla stretta relazione con la religione.
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