Squadra vincente non si cambia – Doppia inaugurazione sulla vetta sacra varesina. Al via la seconda stagione di teatro sacro della città di Varese diretto da Andrea Chiodi. Il secondo taglio del nastro è per la nuova sede della Fondazione Paolo VI ospitata nell’edificio di fronte alla I cappella, subito dopo la porta del Rosario che conduce il pellegrino ai Misteri Gaudiosi. L’edificio, ospiterà un info-point per i pellegrini e i visitatori che si incamminano lungo la Via Sacra.
Tornando al festival, che avrà per tema la contemplazione della bellezza, sono sette gli appuntamenti "Tra Sacro e Sacro Monte". Si comincia giovedì 30, con le Confessioni di Sant’Agostino interpretate da Alessandro Preziosi. Seguirà, giovedì 7 luglio, il Vangelo in dialetto Milanese, El Vangel per el dì d’incoeu di Edo Morlin Visconti, con Maurizio Zerbin e accompagnamento alla fisarmonica di Carlo Pastori. Appuntamento, come di consueto, alla terrazza del Mosè che verrà trasformata in palcoscenico con scenografia naturale. E a testimonianza del fatto che si tratta di una manifestazione tutt’altro che locale, figurano anche diversi contatti con il Festival di San Miniato e il De Sidera di Bergamo. La stagione varesina chiuderà il 23 dicembre con la Sacra Rappresentazione con la regia di Andrea Chiodi.
Per il 2011, il Festival di Teatro Sacro punta ad offrire ancora di più al pubblico, grazie alla proposta di visite guidate alla Via Sacra (realizzate a cura dell’Agenzia del Turismo di Varese), all’apertura prolungata del Museo Baroffio e all’offerta – da parte dei ristoranti del Sacro Monte e di Morandi Tour – di un menù dedicato, nelle sere di spettacolo. Anche quest’anno, infine, servizio di navetta gratuita dal centro città a Piazzale Pogliaghi, a testimonianza del fatto che, quando si vuole, al Sacro Monte esiste l’alternativa ai mezzi automobilistici privati.
Tornando alla prima cappella, oggi si scopre quell’edificio storico per troppo tempo passato inosservato e vittima di incuria: la prima delle quattro fontane della Via Sacra. Circa un anno fa, demmo la notizia dell’inizio del cantiere; oggi quella che è stata già battezza "la nuova casa della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte" è stata recuperata (grazie all’intervento competente di Gaetano Arricobene e di Piero Lotti) e ospiterà gli uffici della Fondazione presieduta dal Vicario Episcopale, monsignor Luigi Stucchi. Tutti i prospetti della fontana, che è in realtà una nicchia artificiale addossata all’edificio, sono stati risanati.
Al primo piano – che ospiterà la sede vera e propria della Fondazione – il vicepresidente Riccardo Broggini quasi si schernisce ad appoggiarsi al piccolo altare utilizzato da monsignor Pasquale Macchi, al termine del proprio ministero di Arcivescovo di Loreto, quando visse al monastero delle Romite Ambrosiane alla Bernaga di Perego in Brianza, prima di spegnersi nell’aprile del 2006.
L’eredità Macchi (soprattutto opere d’arte) troverà adeguata sistemazione presso l’ex ristorante "La Samaritana". "Questo nuovo luogo espositivo – spiega il consigliere della Fondazione, Sergio Giorgetti – sarà in legame di continuità con il patrimonio del Museo Baroffio che, non va dimenticato, ospita capolavori di Manfrini, Longaretti, Carpi, Minguzzi, Radice e Bernard Buffet. Tutto questo va nella direzione di un rinnovato rapporto culturale con altre sedi espositive e museali dedicate all’arte Sacra Contemporanea come il Centro di Concesio o Villa Clerici a Milano-Niguarda".
È tempo anche di tornare a parlare della cripta del Santuario: presto potrebbero partire i lavori di recupero architettonico e di messa in sicurezza che permetteranno di riaprire, al pubblico e al culto, il piccolo ambiente interamente affrescato e sottostante l’altar maggiore del Santuario. E chissà se, nel frattempo, non si possa anche recuperare l’idea – e finalmente condurla in porto – che fu del vicesindaco Giampaolo Ermolli, di una Biennale di Arte Sacra a Varese. GUARDA IL VIDEO
Taglio del nastro per la sede della Fondazione Paolo VI, seconda stagione teatrale e progetti per una nuova sede espositiva. E già si pensa al restauro della cripta del Santuario. GUARDA IL VIDEO